I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acerenza (PZ) e della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato due giovani di origine napoletana, di 21 e 22 anni, responsabili di tentata truffa aggravata in concorso.
I due, spacciatisi per corrieri postali, stavano tentando di affibbiare ad una 85enne del luogo un pacco, asseritamente contenente un personal computer, in realtà risultato poi essere un microfono del valore di poche decine di euro, per la consegna del quale avevano richiesto alla vittima la somma di 4.400 euro.
In particolare, sulla scia di una condotta truffaldina ricorrente, l’anziana signora poco prima era stata contattata telefonicamente da un sedicente nipote, che l’aveva avvisata dell’imminente consegna del pacco postale, fissando, come luogo di incontro con i presunti corrieri, la piazza centrale del piccolo centro lucano.
Ad assistere al momento, però, vi erano anche i Carabinieri, i quali, hanno sorpreso e bloccato i due giovani nel mentre stavano consegnando l’involucro alla donna, la quale, pur non disponendo di tutto l’importo richiesto, era comunque riuscita a racimolare e stava per consegnare la somma di 400 euro per pagare i malfattori.
La brillante e significativa operazione di servizio è scaturita da un’immediata attività investigativa intrapresa dai militari a seguito di numerose segnalazioni pervenute nella stessa mattinata presso le Stazioni Carabinieri di Pietrapertosa (PZ) e Trivigno da parte di anziani che, insospettiti dalla ricezione di telefonate dal medesimo tenore, in cui venivano allo stesso modo avanzate richiesta di denaro dell’ordine di 4.000 – 5.000 euro, non hanno esitato a rivolgersi alle Caserme della Benemerita presenti nelle due comunità.
Iniziativa, questa, dovuta ad una massiccia campagna di informazione sul fenomeno delle truffe in danno degli anziani e fasce deboli oramai da tempo disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza ed attuata dai reparti dipendenti, quali i Comandi di Compagnia e Stazione che, evidentemente, ha dato i suoi frutti, poiché, attraverso appositi incontri, nei luoghi di aggregazione più diversi, sono stati proposti una serie di utili consigli su come poter reagire di fronte a propositi di reato, quali quello narrato, così subdoli e pervasivi.
Difatti, solo il giorno prima, proprio a Pietrapertosa, il Capitano Fausto Mazzotta, Comandante della Compagnia di Acerenza, accompagnato dal Comandante della locale Stazione, Maresciallo Ordinario Raffaele D’Agnone, aveva tenuto una conferenza sullo specifico tema.