E’ stato presentato a Roma il Progetto “Supporto al rafforzamento della Governance inter-istituzionale sullo sfruttamento lavorativo ”Lo strumento si affianca al Tavolo Nazionale Anticaporalato in agricoltura istituito presso il Ministero del Lavoro.
L’organismo è impegnato nella messa a punto del “Piano Triennale in fase di stesura finale.
Nel corso della riunione,presente la Commissione Europea e la ILO, e le Direzioni Generali del Ministero che si occupano di immigrazione e di integrazione, – precisa Pietro Simonetti del Tavolo Anticaporalato del Ministero del Lavoro – sono state illustrati i progetti in corso di attuazione e finanziati dalla UE ,in particolare il Suprime Piu e il Suprime Italia che interessano in particolare la lotta al caporalato nelle Regioni Meridionali e le misure di inclusione ed accoglienza.
Il rappresentante della Commissione Europea ha dichiarato l’interesse prioritario dell’Europa a debellare la piaga del caporalato nel nostro Paese ,e non solo ,che determina lo sfruttamento dei lavoratori e una grave distorsione del mercato dell’ortofrutta .
La Ue oltre, ai fondi strutturali, ha disposto interventi emergenziali che ora vanno rapidamente attuati.
Le cinque Regioni del Sud che hanno sottoscritto un patto di iniziativa contro lo sfruttamento lavorativo possono contare da tempo su circa sessanta milioni di euro al netto dei 120 milioni del Pon Legalità destinati alla realizzazione di centri di accoglienza per stagionali , misure abitative attraverso anche il recupero di strutture pubbliche e siti.
Le misure sono destinate anche ad interventi formativi, trasporto per i migranti e attività occupazionali anche dei giovani disoccupati.
Per la Basilicata sono stati impegnati finanziamenti per oltre 15 milioni che sostengono in particolare gli interventi per il Bradano ,il Metapontino ed altre aree della Regione che sono in fase di attuazione.
La direzione Generale dell’Emigrazione ha sottolineato la precisa volontà del nuovo Governo a sostenere una efficace azione contro il caporalato e ‘ la rapida approvazione del Piano Triennale che, per la prima volta, vede l’Italia dotarsi di una reale programmazione e strumentazione .