Le segreterie regionali e le Rsa di Fim, Uilm, Fismic, UglM e Aqcf dopo l’incidente mortale che la notte scorsa è costata la vita a Fabrizio Greco, di 40 anni, giovane manutentore dello stabilimento Fca di Cassino, chiedono l’immediata convocazione dell’Organismo Congiunto Nazionale sulla Sicurezza.
Nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia dlldel lavoratore, i responsabili sincacali confermano la loro ferma intenzione di non rimanere inermi mentre quotidianamente si consuma una strage silenziosa.
Il 2019 – si afferma in una nota – si conferma un anno orribile per numero di infortuni mortali, segno che c’è ancora molta strada da fare sul tema della prevenzione del rischio, sulle condizioni di lavoro fuori e dentro le fabbriche, sulla promozione di una vera cultura del lavoro sicuro, sulla
intensificazione dei controlli da parte delle autorità competenti.
Oggi piangiamo la morte di un nostro collega, ma subito devono essere
chiarite le cause di questo terribile incidente e accertate le responsabilità.
Ciò che non è ammesso – si sostiene nella nota – è fare finta di niente
dinanzi alle tragedie che quotidianamente gettano nella disperazione
intere famiglie o liquidare questi letali episodi come il frutto della casualità.
Questo tributo di sangue va fermato ad ogni costo.
Chiediamo, pertanto, ad Fca l’immediata convocazione dell’Ophs,
Organismo Congiunto Nazionale sulla Sicurezza, per appurare le
dinamiche di ciò che è accaduto e assumere tempestivamente le
conseguenti azioni.
È chiaro – concludono i responsabili sindacali – che ci riserveremo ogni azione in seguito all’accertamento dei fatti.