In Basilicata nell’anno scolastico 2019/ sono 2900 gli alunni figli di
migranti che hanno compensato la perdita di 2000 studenti lucani in
rapporto alla denatalità e mobilita’territoriale.
Lo sostiene Pietro Simonetti del Tavolo Anticaporalato al Ministero del Lavoro.
La Basilicata – afferma – e’ una delle regioni del Sud con il maggiore tasso di studenti figli di migranti sulla popolazione scolastica. Si tratta del 3, 4 % a fronte del 2,7 del a Puglia e del 2,4 della Campania.
I dati diffusi dal Miur indicano la portata del contributo demografico alla formazione delle classi, alla difesa dei plessi e della occupazione dei docenti e del personale Ata dei 25.000 stranieri iscritti alle anagrafe dei comuni, quindi residenti, pari al 4,4% della popolazione complessiva.
Ancora più’forte e’ il contributo dei migranti al tessuto economico –
produttivo e ai servizi sociali e territoriali.
Nel 2019 – conclude Simonetti – contribuiscono alla formazione del reddito e del Pil, a partire dall’argroalimentare, oltre 42mila migranti, una parte in mobilita’stagionale da altre regioni, che sostiene in particolare il comparto dell’assistenza per alcune decine di migliaia di anziani lucani.