L’ordine degli Ingegneri della provincia di Potenza nel calcio a 8 – over 40 si “laurea” (a pieni voti) Campione D’Italia per la seconda volta. Dopo la vittoria di Palermo 2016 e le due sconfitte in finale del 2017 e 2018, perse immeritatamente, la squadra di mister Riviello conquista il suo secondo scudetto, “asfaltando” tutte le avversarie.
Un percorso netto da parte dei calciatori lucani spinti da una tifoseria super (familiari e simpatizzanti), iniziato a giugno con le vittorie su Brescia, Vibo Valentia e Catanzaro e continuato con la vittoria nei quarti di finale per 3-2 contro il Cagliari (una gara che sul 3-0 per il Potenza sembrava chiusa ma che il Cagliari ha provato a riaprire, senza successo, nei minuti finali).
La semifinale contro il Bari è stata la rivincita dei lucani per la sconfitta immeritata del 2017.Partita senza storia dove la compagine lucana ha dimostrato la superiorità tecnica, atletica e di gruppo: strepitoso gol in rovesciata di Vito Racina, vincitore del premio “Marco Frank Di Rosa” come gol più bello del campionato, che ha spianato la strada al netto successo per 3-0.
In finale il Catania ha dato del filo da torcere ai lucani, i quali però hanno fatto valere il maggior tasso tecnico, tattico e atletico imponendosi per 3/2. Il bis scudetto ha fatto impazzire di gioia tutti i membri della squadra e i numerosi familiari al seguito.
Al di là di tutto Il capitano Vito Carlucci sottolinea quanto sia importante poter contare su un gruppo di amici, prima ancora che di giocatori: “Come successo anche a Palermo, in occasione del primo scudetto, anche questa volta sottolineo, e non mi stancherò mai di farlo, il valore umano di un gruppo di amici e colleghi che lasciano il lavoro e la famiglia per prepararsi a questo torneo nei mesi precedenti e venire a giocare queste sfide trascorrendo alcuni giorni tutti insieme: è la vittoria del gruppo”.
Vediamo e riportiamo in maniera goliardica i protagonisti di questa vittoria:
Vito Romaniello (portiere): da quando ha la “patente” da allenatore si è calmato e “guida” la squadra con più tranquillità senza esternazioni (e senza cannoli)! Portiere meno battuto del torneo.
Andrea Possidente (difensore): il calcestruzzo armato della difesa, il più longevo della squadra, non perde mai un contrasto: ne sanno qualcosa gli avversari soprattutto nei primi minuti di partita.
Gianluigi Gerardi (difensore): mette in “sicurezza” il pallone e da ordine alla fascia di competenza.
Vito Racina (difensore): a giugno “ha tirato il fiato”, ma nelle tre partite di settembre è stato il migliore per qualità e quantità, impreziosendo le sue prestazioni con il miglior gol del torneo.
Rino Suanno (difensore): rispolverato dopo un po’ di tempo ha dato un contributo sostanziale nella prima fase del torneo quando la squadra era a corto di uomini. Essenziale la sua presenza contro il Brescia.
Nico Laieta (difensore): il cucciolo della squadra alla sua prima vittoria ha contribuito alla vittoria del titolo con prestazioni esemplari e due gol di ottima fattura.
Lucio Malatesta (difensore): sempre tosto e decisivo, mette sul “piatto” tutto quello che ha e che vede. Intavola duelli dove risulta sempre vincitore, sparecchiando tutto
Vito Carlucci (centrocampista): il capitano ha giocato come sempre con continuità, spessore calcistico ed eleganza. Il leader della squadra.
Francesco Lasala (centrocampista): gli avversari per lui sono tutti “fatui”, non vede bianco o nero ma solo bianconero. Corre, combatte, fatica e contribuisce in maniera decisiva alla vittoria con prestazioni sempre scintillanti.
Antonio D’angola (centrocampista): quando sale in cattedra il prof, non ce ne è per nessuno. Instancabile, sempre presente e continuo, dettando i ritmi del gioco.
Mariano Vaccaro (centrocampista-attaccante). Il fuoriclasse della squadra…punto esclamativo! Gli avversari gli riservano trattamenti particolari, ma lui con le sue qualità anche se in alcune gare era fasciato, rotto o a mezzo servizio, è sempre decisivo sia in fase realizzativa che come assist-man.
Francesco Sole (attaccante): il bomber della squadra, capocannoniere del torneo, fa impazzire le difese avversarie, giocando a nascondino con gli avversari che lo vedono solo quando fa gol.
Gianluca Romano(centrocampista): corre su è giù per la fascia, instancabile per qualità e quantità.
Francesco Mancino (attaccante): mancino di nome e di fatto, corre aiuta e segna.
Massimo Marsicano (attaccante): sempre pronto a combattere su ogni pallone facendo a sportellate con i difensori avversari: “rifiuta” ogni elemento “sinistro”.
Mino Pastore (attaccante): il cinghiale della squadra, quando entra in campo è una furia scatenata, sgomitando in ogni punto del campo.
Vito Rossi (difensore): chiamato in campo in più occasioni si fa trovare pronto ed da nuova “energia” alla squadra.
Salvatore Lagrotta (attaccante): con le sue “magie” nasconde il pallone agli avversari, increduli per tale attrazione. Da nuova linfa al reparto avanzato.
L’evento sportivo ha anticipato il Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d’Italia, che si svolgerà sempre nella città sarda dal 18 al 20 settembre.