E’ venuta a mancare Francesca Leggeri, figlia del compianto ingegnere Maurizio, convinta ambientalista e attivista del fronte che si è sempre opposto alle estrazioni di greggio in Val d’Agri.
Volto noto dei movimenti ambientalisti lucani, intervistata spesso da Tv e giornali, Francesca Leggeri, insieme al compagno Tazio Recchia ed alla figlia Dafne, ha unito sempre una grande passione politica ed un forte amore per la Basilicata.
Ed è stata proprio questo sentimento di appartenenza alla sua terra che, tornata da New York dopo i tragici fatti dell’11 settembre, ha aperto un agriturismo, il Querceto, “luogo della creazione, conservazione e trasmissione di uno stile di vita alternativo. Adagiato ai piedi di un bosco di querce si dedica alla sperimentazione di tecniche agronomiche innovative, conservative e di valorizzazione del patrimonio naturale e umano”.
Francesca Leggeri raccontò così il suo ritorno in Basilicata: “Credo che il mio ritorno in Basilicata non sia casuale. Cercavo un equilibrio, un’armonia, qualcosa di più della vita che avevo inventato a Roma. Sono stata accolta da un popolo creativo e ospitale. Appena entri in casa di un contadino, ti offrono prima un cioccolatino, poi il caffè, poi l’amaro, poi un pezzo di soppressata, poi un bicchiere di vino e così via. Fai tutto al rovescio, ma cominci sempre con il cioccolatino: è un classico”.
Resteranno vivi i valori e le battaglie che hanno caratterizzato la sua esistenza, esempio di attaccamento reale al territorio, di lotta per a tutela della salute e dell’ambiente.