“Non con il mio voto! È questo ciò che posso affermare, con fierezza e orgoglio, per descrivere al meglio il consiglio comunale di oggi”.
Lo ha affermato in un post su facebook il consigliere di “Basilicata Possibile”, Francesco Giuzio, che ieri, al momento della votazione che ha successivamente eletto Francesco Cannizzaro presidente del Consiglio comunale, è uscito dall’aula insieme alla consigliera Fuggetta astenendosi dal voto.
“All’ordine del giorno vi era l’elezione del Presidente del Consiglio, carica di garanzia all’interno del consiglio comunale – scrive Giuzio – Carica che chiude, forse, l’infinita spartizione di poltrone che la destra ha dovuto effettuare per pagare tutte le sue cambiali elettorali. Dopo gli assessori (circa 30mila euro annui come compenso) e dopo il capo di gabinetto (41.500 euro di compenso annui), era il turno di una carica da altri 30mila euro circa annui. Ora tutti sono stati accontentati. Tutti quelli che dovevano essere accontentati. Eppure tutto questo poteva essere evitato. Infatti alla destra serviva un voto. I loro 21 voti non erano sufficienti ad eleggere il Presidente. Ne servivano 24 per le prime due votazioni e poi 22. Noi di Basilicata Possibile e di Potenza Città Giardino siamo stati uniti nel non votare per il presidente emanazione della destra. Un voto doveva uscire dall’opposizione. Indovinate da dove è uscito quel voto che mancava? Ci hanno pensato PD, LeU e +Europa”.
“I loro rappresentanti in consiglio comunale – aggiunge il consigliere – hanno votato per il candidato espresso dalla destra, mandando all’aria una serie di incontri che stavano delineando una presa di posizione unitaria delle opposizioni, che rivendicavano il diritto, nel rispetto del 50% dei votanti della città di Potenza, a partecipare e a condividere la scelta del Presidente. Direte voi…quale sorpresa. E pure avete ragione, ormai ci hanno abituato a servire assist d’oro alla destra e a dargli una mano quando sono in difficoltà. Lo abbiamo visto al Ballottaggio e lo abbiamo visto oggi in Consiglio comunale. E temo che lo vedremo ancora molte, molte, molte volte. Ma poi non si chiedessero perché i cittadini li bastonano ad ogni tornata elettorale”, conclude Francesco Giuzio.