“Sono ormai trascorsi dieci anni dalla chiusura dello storico stabilimento dell’area industriale di Potenza: Industrie del Basento. Ad oggi purtroppo, nonostante gli impegni regionali, gli impegni comunali, registriamo un nulla di fatto. Il gruppo Sinerfin, proprietario del sito, oltre a sventolare nei vari tavoli di confronto la propria volontà di realizzare un progetto industriale nel suddetto sito, ad oggi non intravediamo quella concretezza necessaria al fine del mantenimento dell’impegno “non morale” e non solo sociale legato ad un accordo regionale che prevedeva la piena ricollocazione di tutte le maestranze”.
È quanto si legge in una nota delle firme sindacali FIM, FIOM e UILM.
“È pur vero che questi dieci anni possono rappresentare come sia complicato in questa Regione mettere in campo eventuali iniziative industriali a causa delle innumerevoli inadempienze amministrative e dunque burocratiche legate a piani regolatori comunali, a leggi regionali, ma nonostante tutto ciò oggi non è più procrastinabile che le istituzioni, sia quella regionale che quella comunale, e soprattutto il gruppo Sinerfin, diano una risposta concreta ad una vertenza decennale.
Ormai i lavoratori sono senza ammortizzatore sociale, senza nessuna tutela che consenta loro di vivere in maniera dignitosa.
Il nostro auspicio è che la nuova giunta regionale, a partire dal nuovo assessore al lavoro, e la nuova giunta comunale possano mettere in campo quelle azioni necessarie per consentire un vero cambiamento di passo, il cui fine è la completa ricollocazione di tutte le maestranze”.
“In tal senso chiediamo urgentemente un tavolo sindacale presso la Regione Basilicata e al contempo verrà inoltrata da FIM FIOM e UILM una richiesta di incontro sindacale anche alla nuova giunta comunale al fine di discutere anche più complessivamente del valore dell’area industriale di Potenza”.