“La prima seduta del Consiglio Comunale di Potenza, nella sua nuova composizione, ha rappresentato una prima occasione di formale apertura del Sindaco nei confronti delle opposizioni. Segnali di apertura che, seppur apprezzabili, sono giunti in esito alla presa d’atto, da parte della maggioranza, dell’impossibilità numerica (o forse anche dell’inopportunità) di procedere in maniera autonoma ed autosufficiente all’elezione del Presidente del Consiglio Comunale”.
Lo afferma il consigliere d’opposizione del Comune di Potenza, Pierluigi Smaldone.
“Ripensando ai risicati margini della vittoria del Sindaco Mario Guarente al ballottaggio e considerando la funzione di rappresentanza e di garanzia del Presidente del Consiglio, sarebbe auspicabile, nel processo di scelta, un effettivo coinvolgimento delle opposizioni, che non può certo limitarsi alla richiesta di ratifica di soluzioni già assunte nelle segrete stanze – conclude Smaldone – Affinché il nuovo governo cittadino possa realizzare nei fatti il tanto declamato cambiamento, la scelta non può che ricadere su una figura di garanzia, largamente stimata e non necessariamente riconducibile alla maggioranza.