Stato di agitazione dei dipendenti della Giuzio Ambiente proclamato da Fim, Fiom e Uilm dopo la decisione dell’azienda affidataria della gestione manutenzione impianti rete idrica e fognaria delle Area Industriale di Potenza – Alta Val D’agri, Balvano, Baragiano, Isca Pantanella, Potenza, Senise e Tito di licenziare 17 sui dipendenti assunti a suo tempo con contratto a tempo indeterminato.
La decisione è maturata dopo che la Giunta Regionale ha assegnato il servizio sulla base di una gara che prevede 17 dipendenti in meno.
In un comunicato congiunto, Fim, Fiom, definiscono “scelleratezza” la decisione dell’Esecutivo regionale.
Nella lettera inviata alle maestranze la Giuzio Ambiente, nel confermare l’avvio delle procedure per il licenziamento delle 17 unità, precisa che “considerato che nella suddetta gara non è contemplato l’obbligo contrattuale di tutte le maestranze ad oggi in servizio nelle corrispettive aree, la sottoscritta azienda si vede costretta alla collocazione in mobilità di parte delle maestranze occupate nell’area”.
Ciò che sta succedendo ai lavoratori dell’area industriale della Provincia di Potenza – si sostiene nella nota di Fim, Fion, Uilm – è non solo paradossale ma sembra per alcuni un gioco al massacro, il gioco delle tre carte, caratterizzato anche da sponde politiche contrapposte, entrambe fallimentari e responsabili dell’attuale situazione.
Come FIM FIOM e UILM – prosegue la nota – lo diciamo in maniera chiara che questa volta andremo fino in fondo perché non c’è cosa peggiore che giocare e mettere a repentaglio la serenità e il lavoro di 17 lavoratori.
Ricordiamo a tutti che i lavoratori che gestiscono le suddette aree industriali consentono con i loro servizi la normale attività lavorativa di tutte le aziende lucane e pertanto chiediamo con urgenza l’interessamento del Prefetto, non solo per consentire il prosieguo delle normali attività nella nostra regione ma soprattutto per convocare un tavolo con tutte le parti – visto che le richieste di incontro presso la Regione Basilicata risultano essere inevase – affinché si possano salvaguardare complessivamente gli attuali livelli occupazionali.
Oltre allo stato di agitazione, FIM FIOM e UILM metteranno in campo ogni azione sindacale per tutelare il lavoro e i lavoratori.