Quello che non è mai mancato a Valerio Tramutoli in questa campagna elettorale è stata la serenità, anche nel giorno della sconfitta.
Una sconfitta particolarmente amara giocata sullo scarto di soli 200 voti ed una sconfitta ancora più dolorosa perché, in virtù di una legge elettorale quantomeno “particolare” (come affermato con onestà intellettuale dallo stesso sindaco Guarente), saranno assegnati pochissimi posti in consiglio ai candidati dei partiti del professore. Ed è proprio dalla sconfitta che questa mattina, in una conferenza stampa ricca di spunti di riflessione, l’attività politica de “La Basilicata possibile” riparte con, e da, Valerio Tramutoli. Riparte un progetto politico attraverso quegli occhi azzurri e quegli atteggiamenti del corpo da sognatore o da accademico (con buona pace per chi attribuisce a questi aggettivi un significato dispregiativo), da chi mentre parla punta lo sguardo ad un immaginario dove ciò che dice è realizzato o realizzabile. Da chi nonostante la sconfitta è riuscito in un miracolo politico affermandosi come vera forza di opposizione e da chi, al di là degli slogan che possono piacere o meno a seconda di chi li ascolta, ha avuto la capacità di far rinascere un senso di partecipazione ormai sopito in molti elettori di centro sinistra, ma chè è riuscito ad attrarre persone che hanno giudicato in maniera positiva il tentativo di farsi promotore di valori politici divenuti obsoleti per mancato impiego.
“Si io ho sempre detto che le elezioni sono state per noi un incidente che ci è capitato mentre stavamo costruendo questo progetto politico. Abbiamo partecipato, abbiamo ottenuto un grandissimo risultato – ha continuato Tramutoli -, abbiamo la nostra rappresentanza nel consiglio, ma la politica si fa tra un’elezione e l’altra. Noi non siamo un comitato elettorale permanente come magari altri hanno interpretato, noi da domani siamo già al lavoro invitando tutti i cittadini e soprattutto i giovani che hanno partecipato con tanto entusiasmo a questo passaggio a restare connessi”.
Spirito di aggregazione e partecipazione il traino della ripartenza, “Ci ricongiungeremo con questo popolo – dice Tramutoli – che si riconosce nei gruppi di lavoro, saremo sul territorio su tutto il territorio”. Giovedì già a lavoro a Matera dove l’obiettivo sarà quello di “dare una nuova amministrazione alla città dei sassi, ci stiamo strutturando e organizzando in modo da avere le sedi sul territorio e fare in modo che questo patrimonio di partecipazione ed entusiasmo non si disperda”.
“Questo non è un punto di arrivo ma l’inizio di una battaglia di lungo respiro che però cambia la politica e cambia anche il destino della nostra terra.”
“Noi partiamo proprio dalla Costituzione italiana, – ha concluso il leader di “La Basilicata possibile” e “Potenza città giardino” – momento più alto di unità di tutti i democratici della nazionale, dai valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo, da chi capisce che in Italia, al di là degli schieramenti partitici, esistono dei riferimenti valoriali che parlano di solidarietà e da chi cerca nelle istituzione chi si preoccupi soprattutto di quelli che hanno bisogno di vedere riconosciuti i propri diritti”.
Ora sarà il momento di mettersi alla prova in consiglio comunale provando a essere promotori degli interessi rappresentativi del proprio elettorato.