“Suscita grande perplessità la decisione dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di esternalizzare il Servizio di Prevenzione e Protezione, che è stato sempre attestato ai servizi di staff della Direzione Generale, come da Atto Aziendale, senza che fossero mai emerse prima e fatte rilevare importanti criticità o problemi”.
Lo sostiene con una nota la segretaria generale della Fp Cgil Giuliana Pia Scarano, che contesta l’aver espromesso dal servizio istituito nel 2011 hanno garantito con professionalità ed esperienza maturata il servizio.
Dal provvedimento deliberativo di esternalizzazione – denuncia Scarano – non si evincono le reali motivazioni della scelta aziendale, se non una generica attestazione di «alcune criticità non più sanabili mediante un Servizio di Prevenzione e Protezione composto da personale interno non dedicato».
Appare alquanto strano – prosegue – che un Servizio attivo da oltre 10 anni e che non ha mai fatto segnalare problematiche in materia di Sicurezza, rilevi improvvisamente così evidenti criticità in pochi mesi di gestione Aziendale da parte dell’attuale direzione, a meno che tale delibera non implichi un implicito giudizio negativo sull’operato degli addetti, il cui numero era stato, tra l’altro, anche recentemente incrementato per rispondere a nuove incombenze dovute al riordino del sistema sanitario regionale che, oltre presidio ospedaliero di Pescopagano, ha assegnato all’azienda ospedaliera regionale San Carlo i presidi periferici di Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro
La scelta appare totalmente incomprensibile nonché carente e non supportata da concrete ed espresse motivazioni.
Anzitutto ci preme evidenziare – afferma Scarano – come la scelta di aderire alla convenzione venga fatta passare come una scelta obbligata e tale non è.
“Nella succitata delibera si parla di una proposta del responsabile Spp alla convenzione Consip, ma non sono menzionate spiegazioni, cause e motivi che abbiano portato ad una scelta così importante e radicale, che riguarda altresì anche lo stesso personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera, che si è visto revocare degli incarichi assegnati.
Non si comprendono ancor meno le motivazioni della scelta di esternalizzare se si considera che la decisione dell’ azienda ospedaliera regionale San Carlo porterà i costi di gestione del servizio di prevenzione e protezione a essere quasi quadruplicati, con una spesa sul triennio di 1.170.000 euro e per la sola esternalizzazione di 840.000 euro a fronte dei circa 100.000 euro annui della spesa internalizzata”.
La Fp Cgil, proprio nella consapevolezza della centralità del servizio di prevenzione e protezione, ritiene – ribadisce Scarano – che l’esternalizzazione sia una scelta sbagliata, considerando, in linea generale, le esternalizzazioni dei servizi nella pubblica amministrazione. una scelta residuale, l’estrema ratio.
Riteniamo essenziale il confronto con le organizzazioni sindacali su un tema centrale come questo e crediamo sia indispensabile un confronto urgente in merito alle tante criticità e alle priorità sulle quali investire le risorse economiche che l’ azienda ospedaliera regionale San Carlo attesta con tale atto di avere a disposizione.