Sono ingenti i danni che a violenta grandinata di ieri ha interessato nel pomeriggio di ieri, domenica, il Metapontino.
Stamane l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli, accopagnato dai consiglieri regionali Pasquale Cariello e Piergiorgio Quarto, ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto delle conseguenza del violento nubifragio.
Da poiù parti si sollecita la dichiarazione dello stato di calamità che possa consentire agli agricoltori di accedere alle provvidenze previste dalla legge.
Sempre stamane, a Metaponto si è tenuto un incontro a Metaponto fra i componenti dei direttivi di Altragricoltura Basilicata, LiberiAgricoltori Basilicata, Comitato per la difesa delle TerreJoniche, Movimento Riscatto e Rete dei Municipi Rurali di Basilicata e Puglia per valutare la situazione.
“Le associazioni – si legge in un comunicato – hanno convenuto di mettere in campo la più efficace iniziativa di tutela delle aziende e delle comunità rurali colpite in un momento così delicato per le produzioni.
Interi raccolti di ortofrutta pregiata sono stati compromessi in una fascia che va dai comuni di Tursi/ Rotondella/ Nova Siri fino alle aree della provincia di Taranto e Bari.
La valutazione dei prossimi giorni dirà se, oltre le colture in campo distrutte, si rischia che questa nuova calamità dia un colpo decisivo alla già compromessa agricoltura dell’area”.
“Nel mentre le organizzazioni sollecitano i sindaci a farsi parte attiva ad interpretare i problemi degli agricoltori colpiti e le istituzioni regionali ad intervenire con tempestività, “sin da ora sottolineiamo – si precisa in un comunicato congiunto -come non sarà tollerabile ripetere le sottovalutazioni e gli atteggiamenti burocratici del passato; la liturgia della dichiarazione di Stato di calamità cui seguono misure marginali come il rinvio di 6/8 anni dopo a distribuire l’elemosina di pochi spiccioli deve finire”, ha sostenuto Gianni Fabbris.
Per evitare che questo accada, è stato convocato un primo incontro pubblico e di coordinamento martedì, 14 maggio ore 19 nella Sala Consiliare di Montalbano Jonico per indire lo Stato di mobilitazione delle aziende agricole di Puglia e Basilicata colpite.
“La prima misura da adottare è quella di sospendere le tasse e i tributi per alleggerire la pressione su chi sta vivendo una vera e propria tragedia imprenditoriale”. È la richiesta fatta dal segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano.
La solidarietà della Chiesa materana
L’Arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, con i parroci delle zone interessate, – spiega la nota diffusa dall’ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina – si è reso vicino agli amministratori, e per il loro tramite, a tutta la popolazione e agli imprenditori agricoli che vedono i loro sforzi, il loro lavoro e i loro investimenti così gravemente compromessi.
La natura che è madre, talvolta si ribella agli abusi che la devastano, pensiamo agli stravolgimenti climatici per effetto del surriscaldamento del clima sul pianeta.
Nell’esprimere vicinanza alle popolazioni colpite, soprattutto agli agricoltori, la Chiesa di Matera–Irsina incoraggia tutti a ritentare, a ricominciare confidando nell’aiuto di Dio, delle Istituzioni perché diano i sussidi necessari, e nell’impegno di tutti a salvaguardare il Creato, la Casa comune, da qualsiasi forma di abusi.