Maltrattavano gli anziani ospiti della casa di riposo “M.L. Cosentino” di Lagonegro (Pz), e per questo motivo tre dipendenti della struttura sono state colpite da una misura cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, a seguito delle indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Lagonegro, guidati dal capitano Salvatore Basilicata.
Si tratta di tre donne, la coordinatrice e due operatrici socio sanitarie, accusate di maltrattamenti pluriaggravati in danno di numerosi anziani e abbandono di persone incapaci. Gli elementi di prova raccolti dai carabinieri hanno consentito di accertare che le tre dipendenti ponevano in essere, con serialità, condotte gravemente vessatorie, sotto il profilo fisico e morale, nei confronti degli anziani bisognosi di cura, molti dei quali non autosufficienti.
Adottavano abitualmente comportamenti ingiustificatamente brutali anche quando dovevano somministrate gli alimenti, durante le pulizie e durante le attività ordinarie. I carabinieri hanno accertato che in particolare gli anziani non autosufficienti, venivano percossi, intimiditi, umiliati, con aggressioni fisiche e verbali, con frasi e comportamenti ingiuriosi e denigratori, del tutto incompatibili con la loro condizione di minorata difesa.
La coordinatrice, tenuta a vigilare e a garantire il corretto comportamento delle operatrici, consentiva e non impediva il perpetrarsi dei comportamenti, e secondo i carabinieri ne era pienamente consapevole, perché molti episodi si verificavano alla sua presenza.
Le indagini hanno appurato anche che le terapie farmacologiche somministrate dalle operatrici sugli anziani venivano fatte anche con errore di somministrazione di farmaci.
Nell’ordinanza del gip di Lagonegro si legge che “i fatti sono allarmanti e gravi”.
In 60 giorni sono stati rilevati circa 30 episodi di rilievo penale.
La coordinatrice della struttura è finita agli arresti domiciliari insieme ad una operatrice socio sanitaria, mentre per l’altra è stata applicata la misura del divieto di dimora in un raggio di 100 metri dalla casa di riposo, oltre che l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre volte a settimana.