Ne rimase affascinato anche il celebre fotografo Henri Cartier-Bresson che volle ritrarlo, ancora in costruzione, in una sua fotografia.
Oggi, uno dei simboli della città di Potenza, il ponte sul Basento o ponte Musmeci, continua a destare interesse e ammirazione per le qualità di progettazione ma soffre una mancanza di manutenzione e cure tecniche.
Martedì 23 aprile, infatti, su richiesta della Polizia Locale del capoluogo, un nuovo intervento da parte dei Vigili del Fuoco per rimuovere dei calcinacci pendenti da una delle arcate e a rischio caduta su viale del Basento. Gli eventi atmosferici, infatti, hanno messo in difficoltà lo strato più esterno della copertura della costruzione, che circa un mese fa e per lo stesso motivo, era stata interessata da analogo intervento.
Da anni il ponte, porta d’entrata e d’uscita della città, necessita di lavori di ristrutturazione più volte invocati. Nel 2017, la Regione Basilicata ha stanziato 3 milioni di euro per il restauro conservativo della struttura, all’interno dell’investimento territoriale integrato (ITI), Sviluppo urbano Città di Potenza.
Opera avveniristica, dalle forme armoniche, apprezzato e studiato anche all’estero, il ponte sul Basento, progettato dall’ingegnere Sergio Musmeci e completato nel 1975, è la prima Opera di Architettura Contemporanea Italiana cui è stata riconosciuta la valenza di ‘Bene Culturale’.
La struttura, illuminata dal 2015 con suggestive luci led, è stata, negli anni, al centro di numerose iniziative artistiche e culturali, presentata come “testimonial” di Potenza all’Expo 2015 e candidata a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
A vederlo così viene proprio da dire: “Povero Musmeci!”.