Conferenza stampa ieri, sabato 13 aprile a Potenza, del segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, che dal 27 febbraio sta effettuando lo sciopero della fame per salvare Radio Radicale che rischia di chiudere per la decisione del Governo giallo-verde di ridurre i contributi all’editoria.
Una battaglia civile, questa di Bognetti, che ha trovato il sostegno anche del direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio e di esponenti politici e religiosi. Tra questi ultimi, il Vescovo di Tursi-Lagonegro, mons.Vincenzo Orofino.
Solidarietà a Bolognetti ha espresso anche il neo presidente della Regione, Vito Bardi, secondo il quale “la presenza di Radio Radicale nel panorama editoriale italiano rappresenta una voce libera oltre che un vero servizio pubblico.
Faccio appello al governo – prosegue bardi – affinché Radio Radicale non subisca il paventato taglio dei fondi che ne impedirebbero di fatto la sua prosecuzione in vita. Il patrimonio di voci e di libertà che ha rappresentato nel corso di questi lunghi anni non può essere assolutamente disperso. Ne è testimonianza Radio Carcere, Radio Parlamento, Radio Istituzioni.
Ogni volta che si chiude una testata giornalistica,- conclude Bardi – muore un pezzo delle nostre libertà civili. Per questo mi unisco all’appello di quanti, in questi giorni, hanno scritto al Governo affinché torni sulla sua decisione”.
Della sua battaglia civile e di libertà Bolognetti ha parlato nella conferenza stampa di Potenza alla quale è intervenuto anche il senatore Giuseppe Moles di Forza Italia.
Conferenza stampa intitolata “Le calorie democratiche di Radio Radicale”, titolo con il quale Bolognetti ha voluto fare un duplice riferimento.
“Da un lato alla funzione svolta da Radio Radicale negli ultimi 43 anni, svolta ad onorare il principio del conoscere per deliberare. Dall’altro – ha detto Bolognetti – alla non violenza che è l’esercizio di chi è convinto che i mezzi prefigurino i fini; di chi intende opporre una fame di democrazia, di diritti umani, di stato di diritto, di giustizia, di diritto alla conoscenza alla violenza del potere. Un potere che vuole mettere fine alle trasmissioni di Radio Radicale”.
Prendendo la parola, il senatore Moles ha precisato che la sua presenza alla conferenza stampa ” non è solo la testimoninanza di solidarietà nei confronti di Bolognetti ma per testimoniare una vicinanza di obiettivi per una battaglia che sta smuovendo la coscienza in maniera trasversale di molti parlamentari”.
Moles ha ricordato il tentativo a livello parlamentare di salvare Radio Radicale, “strumento grazie al quale tutto il paese riesce ad avere la sua memoria storica. Spegnere Radio Radicale – ha concluso Moles – significa voler spegnere la memoria del nostro paese”.