“Dopo le regionali subito la candidature per le comunali, aveva proprio nostalgia della campagna elettorale?” A questa prima domanda posta al leader de “La Basilicata Possibile”, Valerio Tramutoli ha risposto “Ho nostalgia solo del mio lavoro”.
Da questa risposta cordiale e sincera ad una domanda un po’ pungente emerge il vero volto mai celato di Valerio Tramutoli, uomo che ha scelto di scendere in campo senza alcun secondo fine se non per dar voce a quella necessità morale di fare qualcosa per la propria terra.
Da domenica scorsa 6 aprile, quando l’assemblea de “La Basilicata Possibile” all’unanimità ha deciso di proseguire sotto il nome di Tramutoli il progetto politico intrapreso in occasione delle scorse elezioni regionali, è iniziata una nuova sfida, quella delle elazioni comunali.
La visione di una Basilicata carbon free, tecnologica e interconnessa resta caposaldo nei valori ideali del partito ma, circoscritta al capoluogo lucano, diventa secondaria rispetto alla volontà di riportare Potenza al centro di un progetto politico di rilancio.
Un Comune mal governato fino ad oggi secondo Tramutoli, “ogni persona che si avvicina a Potenza guardando il paesaggio cittadino si rende conto che qui ognuno ha fatto ciò che ha voluto”, evidente il riferimento all’edilizia selvaggia.
“Basta al consumo di suolo, basta al cemento” per il professore l’obiettivo sarà quello di restituire ai cittadini la città e la cura della stessa.
Ridare vita al centro storico ormai deserto dandolo ai giovani ed alle associazioni culturali, perché – secondo Tramutoli – da una città più attrattiva trarrebbe beneficio anche il polo universitario offrendo ulteriori motivazioni per i ragazzi, oltra e quelle accademiche, ad iscriversi all’università di Potenza essendo la qualità della vita una componente rilevante nella scelta della facoltà e della città in cui vivere.
Oltre la visione della “Potenza possibile” Tramutoli ha affrontato anche l’argomento alleanze. Siamo apertissimi a qualsiasi alleanza sui programmi e sul merito “alleanze di vertice solo per fare la somma di voti e solo per fare un sindaco che poi si trova ricattato è una cosa che in questo momento non ci interessa”.
Di seguito l’intervista al prof. Tramutoli