E’ stato introdotto dalle testimonianze degli studenti degli istituti di Potenza “Pasolini” (Fabiana Loperte e Ignazio Paciello), e “Da Vinci” (Maria Sileo) su esperienze didattiche che li hanno visti protagonisti e del sindaco baby della città Clementina Marella il convegno su “Bullismo, Cyberbullismo e Convenzione dei Diritti dell’Infanzia” organizzato nel Museo Provinciale di Potenza dall’Unicef Basilicata e dall’Associazione “Il cielo nella stanza”.
Non a caso si è voluto che fossero loro ad introdurre i lavori, perchè sono stati loro, gli adolescenti, gli interlocutori privilegiati di quanti, intervenendo al convegno, hanno offerto interessanti ed esaustivi spunti di riflessione su un problema – quello del bullismo e del cyberbullismo – che sta raggiungendo livelli preoccupanti.
Lo ha fatto il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino (“La prevenzione si fa con il sapere, con la conoscenza dinanzi ad un cambiamento epocale qual’è internet” ha detto), la presidente dell’Unicef di Basilicata, Angela Granata, la quale si è soffermata sui compiti e le responsabilità di noi adulti per proporre modelli di vita che abbiamo alla base il rispetto della persona, la tutela dei diritti soprattutto dei bambini.
Valori dei quali l’ex direttore del Miur, Franco Inglese, ha denunciato “una caduta verticale che sta causando una involuzione culturale. I sintomi ci sono – ha aggiunto – e bisogna sforzasi di andare controcorrente per superare questa emergenza educativa”.
Un ruolo importante deve svolgere la scuola in piena sintonia con la famiglia, con le istituzioni “perchè l’attenzione deve mantenersi alta. Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni insidiosi, che si fa fatica a fare emergere” ha detto Claudia Datena, attuale responsabile regionale del Miur, la quale ha ricordato il lavoro che si sta facendo nelle scuole per contrastare questo fenomeno.
I temi del convegno sono stati approfonditi nell’ambito di un dibattito al quale hanno partecipato Eduardo Bellarosa, dell’Ufficio del Garante per l’Infanzia di Basilicata (il fenomeno del bullismo e cyberbullismo in Basilicata è meno problematico rispetto al resto d’Italia ma rimane comunque un problema virale), Mario Coviello presidente dell’Unicef di Potenza (i giovani hanno diritto all’ascolto, al rispetto come persone. Ha denunciato lo scollamento tra scuola e famiglia), Liliana Romano, responsabile del Consultorio dell’Azienda Sanitaria di Potenza (importante la rete che si crea sul territorio; ha ricordato come è strutturato l’ambulatorio per le dipendenze da internet creato dall’Asp) e Luana Franchini vice presidente dell’associazione “Il Cielo nella stanza” (è indispensabile informare e sensibilizzare perchè il problema esiste ed è preoccupante anche in Basilicata. Le statistiche non ci rassicurano).
Nel dibattito è intervenuta anche la prof. Maria De Carlo che ha illustrato una sperimentazione di buona pratica realizzata nell’Istituto d’Istruzione Superiore “Einstein-De Lorenzo” di Potenza insieme all’associazione “Il cielo nella stanza”, con studenti che sono diventati tutor alla pari di loro coetanei su una problematica così complessa quale il bullismo-cyberbullismo.
Nel corso del convegno, organizzato in collaborazione con con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, il Garante per l’Infanzia, Il Comune e la Provincia di Potenza e, come partner, la Bcc Basilicata e l’Istituto d Vigilanza “Security Department”, dopo la premiazione delle scuole che hanno partecipato alla realizzazione del calendario 2019 dell’Unicef , si è concluso con l’intervento del prof. Federico Tonioni, psichiatra, psicoterpeuta, ricercatore dell’Istituto di Psichiatria e Psiclogia nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Lo ha presentato il dr. Andrea Barra, Dirigente Psichiatra dell’Azienda Sanitaria di Potenza.
Di seguito le interviste al prof. Tonioni, alla presidente dell’Unicef di Basilicata, Granata, e alla vice presidente dell’associazione “Il cielo nella stanza”, Franchini.
Gli atti del convegno saranno pubblicati e messi a disposizione di tutti coloro che, a vari livelli, sono impegnati nell’azione educativa finalizzata a prevenire il bullismo e il cyberbullismo.