Il presidente del Cda e l’amministratore delegato di Blutec, azienda che avrebbe dovuto rilanciare il sito industriale siciliano di Termini Imerese, sono finiti agli arresti domiciliari a seguito di una inchiesta della Procura termitana e dei finanziari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo: il reato contestato è di malversazione a danno dello Stato. Solo 5 dei 21 milioni di euro – erogati a Blutec – sono stati destinati al programma di sviluppo finalizzato alla riconversione e riqualificazione del polo industriale. 16 sono spariti hanno spiegato i titolari dell’inchiesta. Nei
confronti degli indagati è scattato anche il divieto di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese: misura che avrà la durata di 12 mesi. Emesso, inoltre, un decreto di sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale e delle relative quote sociali della Blutec Spa, oltre che delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari riconducibili ai due indagati fino a un importo di oltre 16,5 milioni di euro. (Fonte: Rai News)
La notizia è su tutta la stampa nazionale di oggi. I vertici Blutec sono stati arrestati con l’accusa di “malversazione ai danni dello Stato”, la Guardia di Finanza sta apponendo sigilli agli impianti delle fabbriche su disposizione della Procura. Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm Basilicata esprimono forti preoccupazioni, specialmente per l’impianto Blutec di Tito Scalo (Potenza). I lavoratori sono coinvolti ormai da anni in una vertenza sindacale interminabile, subendo situazioni assurde di abbandono totale a opera di una dirigenza scellerata e irresponsabile che abbiamo sempre puntualmente denunciato. Alla luce di tale situazione riteniamo pertanto necessario un intervento immediato del Governo per garantire i livelli occupazionali negli stabilimenti di Blutec ed ex Blutec, Ingegneria Italia. È necessario rispondere alla richiesta del sindacato di convocare un incontro urgente al Mise per affrontare la situazione aziendale dello stabilimento Blutec del sito di Tito Scalo alla presenza delle organizzazioni sindacali e dare risposte sul futuro occupazionale e dello stabilimento. Nei prossimi giorni metteremo in campo tutte le iniziative necessarie e di lotta affinché ci siano certezze su occupazione, piani industriali, stabilità dei lavoratori e la risoluzione positiva della trattativa già in corso con la società MA. (Le segreterie FIM- FIOM- UILM Basilicata).
fonte Melandro News