Il programma del candidato presidente del centrosinistra, Carlo Trerotola, alle prossime elezioni Regionali del 24 marzo
BASILICATA, IL BUONO CHE C’È, IL BUONO DA COGLIERE
Le economie delle regioni del Sud, specialmente di quelle a minore dimensione demografica sono quasi totalmente a dipendenza del settore pubblico, nel senso che il pubblico è la maggiore azienda erogatrice di servizi che opera sul territorio e da come opera, dalla virtuosità che riesce ad esprimere, dalle buone prassi che riesce a creare, può contribuire notevolmente allo sviluppo virtuoso dell’intero territorio.
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NUOVA STAGIONE DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: BASILICATA PROTAGONISTA
Il regionalismo differenziato non è quello proposto dalle regioni del Nord, va collocato in una nuova stagione del ruolo dello stato centrale quale regolatore degli interessi generali del paese nella nuova dimensione di un’Europa non solo economica ma politica e sociale nel rispetto delle regole costituzionali.
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LAVORO, OCCUPAZIONE E DOTAZIONI CIVICHE COME ARGINE ALLA FUGA
Siamo entrati in un nuovo periodo di rallentamento dell’economia nazionale che in parte sta annullando i progressi fatti nel Paese. Le ragioni sono determinate da incertezze esterne connesse al mercato globale e al ritorno a politiche protezionistiche, e da incertezze interne legate ad una politica governativa frutto di compromessi tra forze che la pensano diversamente. Tutto questo apre inquietanti scenari circa una nuova possibile fase recessiva nella i lavoratori e le famiglie delle aree economie e sociali più deboli sono quelle che pagheranno il conto più salato.
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CONTRASTO ALLA POVERTÀ, POLITICHE SOCIALI, INCLUSIONE
Nessuno deve essere lasciato indietro, nessuno deve essere lasciato fuori. Le sfide della competitività, dell’innovazione, della trasparenza, dell’efficienza amministrativa perdono di significato in una comunità che non riesce a farsi carico delle persone in condizione di fragilità economica, che non assiste gli esclusi, che rimane chiusa, lacerata dai corporativismi.
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SANITÀ
Un tema fondamentale per la coesione sociale riguarda la Sanità, rispetto alla quale occorre rivedere il processo di riforma avviato nella scorsa legislatura regionale. Serve riaprire il dibattito partendo dai punti di forza e sanando quelli di debolezza. La salvaguardia dei presidi ospedalieri, anche attraverso una loro rifunzionalizzazione tendente a rafforzare la medicina territoriale e lo sviluppo della qualità delle prestazioni deve trovare il necessario equilibrio tra territori periferici e città capoluogo.
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GREEN ECONOMY E BENI COMUNI PER LA CRESCITA DELLA BASILICATA
I processi di sviluppo regionali devono avvenire in un quadro di sostenibilità ambientale, di tutela e valorizzazione delle risorse naturali, di riduzione delle emissioni inquinanti, di riduzione e rivalorizzazione dei rifiuti, di contrasto ai cambiamenti climatici.
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POLITICHE INDUSTRIALI E AREE DI SPECIALIZZAZIONE
Come già evidenziato nella descrizione delle politiche programmatiche sulla green economy, la Basilicata ha bisogno di investimenti industriali rilevanti, in grado di esercitare l’effetto-leva in termini di occupazione e modernizzazione della comunità regionale, sull’esempio della SATA di Melfi e del recente cluster costituito.
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ZES, ACCESSIBILITÀ E INFRASTRUTTURE
La ZES Jonica interregionale ha preso forma e prevede per la parte lucana 1.061 ettari di aree industriali pronte ad ospitare nuove imprese offrendo loro agevolazioni fiscali, condizioni procedurali semplificate di accesso infrastrutturale e logistico. Le aree industriali di Melfi, di Ferrandina con Tito e Val Basento e di Galdo di Lauria sono le “zone di vantaggio” della Basilicata collegate con il porto di Taranto che rappresenta il polo logistico per la movimentazione di materie prime e prodotti.
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TURISMO E CULTURA. PRODUCIAMO RICCHEZZA
La straordinaria esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, sostenuta con forza dalla Regione, dovrà essere valorizzata per l’intero territorio regionale lavorando perché gli effetti positivi si diffondano su scala regionale. Si tratta, quindi, di dare continuità all’investimento materiale ed immateriale avviato e di diffondere maggiormente gli effetti di sviluppo sul territorio circostante.
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MANUTENZIONE DEL TERRITORIO. INCOLUMITÀ NON NEGOZIABILE: UN NUOVO PATTO PER IL PETROLIO
La condizione di fragilità del territorio lucano, dovuta alle caratteristiche orografiche ed alla sua naturale vulnerabilità – accentuata dalle condizioni insediative -, trova conferme nella gravità dei danni provocati da eventi metereologici o sismici. È necessario accelerare sugli interventi di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico e di adattamento al cambiamento climatico, già pianificati dal precedente esecutivo regionale con un programma comprendente 380 interventi per un ammontare di circa 540 milioni di euro.
AGRICOLTURA SOSTENIBILE, RICAMBIO GENERAZIONALE, FILIERE AGROALIMENTARI, FORESTAZIONE PRODUTTIVA
L’agricoltura assorbe il 5,0% del valore aggiunto regionale (più alta delle regioni del mezzogiorno dove la media è pari al 3,8% e quella italiana al 2,1%). Il 10,9% degli occupati sono riconducibili al settore agricolo. La Basilicata è la prima regione in Italia per numero di aziende e valore aggiunto generato dal settore agroalimentare sul totale della Regione e la seconda Regione per numero di occupati nel settore agroalimentare sul totale degli occupati.
RIFORMA DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE
Tutto questo potrà essere possibile se la “macchina” amministrativa Regionale, come si diceva in premessa, si sottoponga anch’essa, ad una necessaria riorganizzazione e rifunzionalizzazione dei singoli dipartimenti n chiave moderna valorizzando le diverse competenze e professionalità attraverso un sistema di maggiore responsabilità e trasparenza chiamando tutti ad una più puntuale partecipazione all’attuazione dei programmi definiti, anche attraverso la rivisitazione del sistema degli incentivi legati ad obiettivi definiti nell’ambito della contrattazione di secondo livello.
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LA SCUOLA A PORTATA DI FUTURO
La Scuola della Basilicata, continuerà ad essere in cima ai nostri pensieri, attraverso interventi atti alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Perché la sicurezza dei nostri ragazzi dovrà essere obiettivo fondamentale della azione di governo regionale. Un secondo intervento dovrà riguardare il completamento del processo di digitalizzazione delle scuole (scuola digitale).
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