POTENZA – È arrivato alle 11 in punto il ministro degli interni, Matteo Salvini, alla presentazione dei candidati della Lega alle prossime elezioni regionali lucane. Puntuale nonostante sia lamentato – giustamente – dei lunghi tempi di percorrenza per raggiungere Potenza “in auto, treno o aereo”, dalla Capitale.
Ad accoglierlo il commissario Liuni, il senatore Pepe e il candidato del centrodestra, Vito Bardi. Erano presenti alla conferenza stampa anche i candidati entrambe le province.
Oltre ai simpatizzanti leghisti anche un gruppo di contestatori che, tra gli altri, hanno alzato uno striscione con la scritta “Non tutto il Sud Dimentica!”.
A fare gli onori di casa il commissario leghista Liuni che dopo aver presentato tutti i candidati ha passato la parola al generale Bardi.
“Da Generale do il benvenuto al Capitano”, ha detto il candidato presidente. “Ce la metterò tutta – ha aggiunto Bardi – Sono sceso in campo non per interessi personali ma per assicurare un futuro migliore ai nostri figli e ai nostri nipoti”.
“Grazie per l’accoglienza che avete riservato a Matteo Salvini”, ha detto il senatore Pepe rivolgendosi agli elettori e ai simpatizzanti presenti nella sala. “Dobbiamo essere alla sua altezza – ha aggiunto – Facilitiamogli il percorso, mobilitiamo le truppe, prendiamoci la Basilicata”. E su Bardi ha dichiarato: “È il miglior candidato per la nostra coalizione”.
“Tornerò spessissimo in Basilicata, vi verrò a noia”, ha detto subito il ministro giustificando la stanchezza dovuta alle due ore di sonno fatte la notte precedente a causa dell’attività di governo alle prese con argomenti delicati come, uno tra tutti, la TAV.
“Mi piacerebbe che la Basilicata possa rimettere al centro il merito e non più gli amici e gli amici degli amici – ha detto – In Basilicata c’è la monarchia della famiglia Pittella: il 24 marzo sarà un referendum”.
Il ministro ha poi affrontato vari temi tra cui le infrastrutture (“non è possibile metterci 4 ore per arrivare a Potenza da Roma in auto, treno o aereo”); crescita e futuro (“voglio un Paese che vada avanti”); Tav (“se ho speso soldi per un buco voglio finirlo e non riempirlo di nuovo”); sanità (“non risparmieremo sulla sanità, soprattutto nei piccoli centri”); sicurezza (ha ricordato le 8000 nuove assunzioni).
Salvini, poi, ha mostrato una delle ultime delibere della giunta presieduta dalla Franconi: quella relativa al ricorso presentato alla Corte costituzionale sul decreto sicurezza. “Sono orgoglioso di aver rispedito a casa tanti barconi – ha detto Salvini – Pensiamo alle cose reali, ai problemi reali, come, ad esempio, ad assicurare asili nido gratuiti a chi non può pagarli”.
Sulla festa della donna il ministro ha affermato: “Auguri, ma se fossi donna mi sentirei offesa di ricevere gli auguri. Domani presenterò in Camera un ddl che prevede pene severe agli stupratori e un altro sul codice rosso”.
Salvini ha poi concluso con un messaggio ai candidati. “In bocca al lupo. È importante che su tutti i manifesti ci sia il simbolo più delle facce: la gente sceglie un’idea. Abbiamo vinto in Sardegna, in Abruzzo: vinciamo anche in Basilicata”. “La sinistra sta studiando le strategie della Lega, gli algoritmi: la nostra unica strategia è la normalità, la buona amministrazione del padre di famiglia”.
Di seguito la nostra intervista