Di Angelomauro Calza
Domenica 24 febbraio – Riunisce i giornalisti presto, oggi, di prima mattina e di domenica, il candidato Presidente del centrodestra, il generale Vito Bardi o, come ha precisato ai giornalisti Gianni Rosa di Fratelli d’Italia, “il Comandante”, ma, come si dice, “quann’è guerra è guerra pè tutti”!, e mò… inizia una guerra!
Lui, da militare, alle levatacce è abituato, e i giornalisti, pigri o iperattivi che siano, si sono adeguati: tutti presenti, nessuno che marca visita, tutti a prendere un caffè presso il suo comitato elettorale, a Potenza, e tutto rigidamente programmato, anche la durata dell’incontro, per impegni che lo attendevano a Matera. “La precisione è tutto”, lo ha sottolineato più volte prima della riunione ai chi man mano arrivava: “la puntualità deve essere anche dei lucani” ha scherzosamente detto all’on. Marzio Liuni, della Lega, salutandolo appena varcata la soglia del Comitato insieme alla sua consorte.
Dopo qualche minuto, bevuto un caffè e mordicchiato un pasticcino e un cornetto, giornalisti e leader dei partiti che compongono la coalizione di centrodestra si sono ritrovati nella sala riunioni ad ascoltare quel che Bardi aveva da dire. Un discorso breve, conciso, chiaro e preciso. Ha sottolineato con molta onestà intellettuale che “non tutto di quel che è stato sino ad ora fatto in Basilicata è stato fatto male”, non tutto è negativo, ma l’impegno suo e del centrodestra per il futuro deve essere quello di migliorare tante cose e di farne altre prendendole daccapo, di essere soprattutto vicini alla gente comune che dalle Istituzioni si aspetta tanto in termini di diritti. Il programma sarà reso noto nei prossimi giorni, perchè va arricchito di dettagli che verranno puntualizzati dopo i primi giorni di “ascolto” dei territori, ascolto che continuerà anche dopo la tornata elettorale, se Bardi sarà anche il Comandante di via Anzio. Gli chiediamo se si può parlare, in esterma sintesi, di una coalizione che non vuole fare cose nuove, ma che vuole utilizzare un modo nuovo di farle: lui ci pensa un attimo, poi dice sicuro: “non le stesse cose. Almeno non tutte le stesse cose”. Al tavolo c’erano seduti i leader delle altre forze della coalizione, a cominciare dall’on.le Michele Casino, e tutti, dall’on Marzio Liuni della Lega a Nicola Benedetto di IDeA, da Giuseppe Moles di Forza Italia a Gianni Rosa di Fratelli d’Italia, hanno sottolineato la grande fiducia nel candidato Presidente, la grande stima verso di lui e la grande intesa, la grande unità della coalizione e soprattutto la difficoltà di una campagna elettorale tutt’altro che scontat: tante battaglie da affrontare per vincere la guerra con un Movimento 5 Stelle che parte favorito dai sondaggi, e un Centrosinistra uscito alla fine unito da settimane di tafferugli interni che ne stavano minando le basi.
“Il Centrodestra c’è”, questa la sostanza dei discorsi, e se c’è non è soltanto per il gusto di esserci, ma per tentare seriamente di scardinare un sistema che da sempre governa la Basilicata “a sua immagine e somiglianza”. Alla domanda specifica “se il centrodestra dovesse vincere le elezioni cosa farà in favore dei piccoli ospedali” la risposta viene demandata a Gianni Rosa, che senza esitazione ha affermato che entro sei mesi dall’insediamento della nuova Giunta sarà varata una nuova sanità, cosa che si aspettava venisse attuata dalla Giunta Pittella, come aveva promesso, ma che non si è affatto verificata.
Fonte: angeloma.it