Potenza, mercoledì 20 febbraio 2019 (ore 15.30)
Mentre scriviamo ancora non si conosce il nome del candidato governatore del centrosinistra lucano, non più frammentato ma orientato verso una sintesi. Un dato però è certo: al centro c’è ancora il governatore uscente Marcello Pittella. È stato lui il fulcro attorno al quale si è mossa la politica regionale negli ultimi cinque anni ed anche nei mesi difficili appena trascorsi, nonostante le interdizioni giudiziarie (giuste o sbagliate sarà il tempo a dirlo) cui è stato sottoposto dal luglio scorso. E i fotogrammi registrati a partire dall’inizio del 2019, quando la data delle elezioni iniziava ad avvicinarsi sempre di più, hanno visto protagonista ancora Pittella. Sono state settimane di incontri, bilaterali e collegiali, fughe in avanti e riflessioni, di tentativi di costruzione di una coalizione ampia e civica e di composizione di una squadra a supporto della stessa, con 10 liste e 200 aspiranti consiglieri in corso. Per stare alla cronaca è di lunedì il comunicato di Pd, Psi ed altre sigle che chiedeva a Marcello Pittella “la disponibilità di guidare una coalizione, con l’auspicio di rappresentare tutte le anime e le sensibilità politiche che hanno dato vita alla grande tradizione del centrosinistra lucano”. Appello al quale l’ex presidente ha risposto con ore di riflessione che, agli occhi di chi osserva, sono sembrate più che legittime sul piano personale e su quello politico. Ieri, martedì 19 febbraio, tutto è cambiato, e sempre da osservatori, diremmo che Pittella ha rimescolato le carte e fatto il grande passo. Quello verso una sintesi, quello verso la compattezza di anime diverse per contrastare con maggiori percentuali di successo l’avanzata delle forze populiste che in Italia sta trovando terreno fertile. Come dire che archiviati orgoglio e pregiudizi reciproci, l’interesse si è spostato sulla tenuta democratica della regione. Sempre per cronaca, Pittella nella giornata di ieri, ha riunito i suoi, la maggioranza consiliare, gli alleati, i consiglieri in fuga verso il polo di Roberto Speranza; ha comunicato le sue intenzioni di un passo indietro; e infine da leader a leader, questa mattina, ha avuto il faccia a faccia con Speranza dal qualche possiamo ipotizzare uscirà il nome del candidato presidente.
Nome che sicuramente non fa parte dell’establishment, né della rappresentanza politica nel senso stretto del termine. I papabili potrebbero essere dei professionisti riconosciuti sul territorio regionale e con una caratteristica fondamentale: guardare ad un orizzonte al di là dei tradizionali steccati partitici. Vi terremo informati. Ma ad ora la notizia è che Pittella si è mostrato ancora leader, capace di indirizzare, trainare in prima persona o fare passi indietro, come solo chi ha consapevolezza del ruolo e della responsabilità che ha verso gli altri, sa fare.