Sarà Vito Bardi il candidato presidente del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Basilicata. La scelta è stata confermata da Silvio Berlusconi ieri, 18 febbraio, a Tgcom24. Dichiarazioni, quelle del Cavaliere (LEGGI), che hanno posto fine al “totonomi” che da giorni vedeva protagonisti il Generale, Michele Cannizzaro, Pasquale Pepe, Rocco Luigi Leone e altri.
Sulla scelta del lucano Vito Bardi (“Sono nato e vissuto in Basilicata, amo questa terra, mi metterò a disposizione dei cittadini. Non sono un politico, ma cercherò di impegnarmi fino in fondo, ascoltando tutti”, ha dichiarato il generale ad Adnkronos), abbiamo contattato telefonicamente il senatore Giuseppe Moles, Commissario Regionale “Forza Italia” Basilicata, al quale abbiamo posto le seguenti domande.
Onorevole l’attesa prima di confermare il generale Bardi è stata lunga. Come mai?
È stato necessario che si facessero delle valutazioni tra i partiti della coalizione ma l’importante è che si sia arrivati alla individuazione di un candidato unitario del centrodestra ovvero, del generale Vito Bardi.
Sono circolate molte voci nelle ultime settimane di altre consultazioni svolte da Berlusconi con altri ipotetici candidati, un tra tutti quello del dott. Michele Cannizzaro.
Non c’ è nulla di strano in realtà considerato che i vari nomi che sono circolati, compreso quello di Cannizzaro, erano tra la rosa di 9 candidati potenziali che già 2 mesi fa avevo portato all’attenzione del presidente Berlusconi. È altresì ovvio che nel momento in cui ci sono state sollevate obiezioni da parte di alcuni partiti della colazione come la Lega, abbiamo dovuto valutare le alternative all’interno della rosa che avevamo.
Obiezioni e perplessità erano dunque proprio sul nome di Bardi?
Sono state fatte considerazioni con più attenzioni sulle alternative altrettanto valide che avevamo come Rocco Leone, lo stesso Cannizzaro e tanti altri ma in fin dei conti la cosa che fa piacere è che anche in Basilicata si sia mantenuta l’unità della colazione e che il patto sottoscritto in passato con gli alleati sia stato rispettato.
Per caso le obiezioni erano dovute al fatto che la Lega voleva mettere un suo uomo quale candidato presidente della colazione?
Questo dovete chiederlo a loro.
Quanto ha influito lei personalmente sulla scelta di Bardi?
In queste situazioni ognuno sostiene di essere colui il quale ha sostenuto l’uno o l’altro candidato. Io come coordinatore avevo il compito e dovere di offrire tutte le migliori soluzioni in base alle esigenze e valutazioni che Berlusconi avrebbe indicato.
L’unica cosa certa è che quando si vince la vittoria è di tutti e quando si perde la sconfittasi è di uno solo, ma sinceramente a me interessava e interessa poter giocare con la coalizione e con Forza Italia e con Bardi la partita delle regionali in modo unitario.
Come risponde alle critiche di Belmonte sulla scelta di Bardi? (LEGGI)
Io voglio bene a Belmonte, accetto le sue sollecitazioni ma ogni candidato aveva caratteristiche diverse l’uno dall’altro proprio per cercare di essere più utili alla colazione e a Forza Italia. Sono certo che l’amico Belmonte contribuirà con la forza di sempre a questa sfida importantissima che vede per la prima volta un centro destra realmente competitivo.
Chi teme maggiormente degli avversari tra PD e M5s?
Pari sono tutti gli avversari e pericolosi sono entrambi.