POTENZA – Si è conclusa intorno alle 14.30 la visita nel capoluogo lucano del premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio dei ministri, dopo un breve saluto in Prefettura, ha incontrato alcuni rappresentanti di Bucaletto (il quartiere di Potenza nato dopo il terremoto del 1980 formato da prefabbricati nei quali ancora vivono centinaia di persone), con i quali ha colloquiato per una decina di minuti. Dopo il veloce incontro il premier ha preso l’impegno di ricercare, insieme alla Prefettura e al Comune, una rapida soluzione alla difficile situazione in cui, dopo quasi 40 anni, si ritrovano a vivere gli abitanti della “cittadella”.
Il presidente Conte ha poi incontrato, nel teatro “F. Stabile”, i sindaci dei 131 Comuni lucani per discutere e condividere le azioni che la Presidenza del Consiglio vuole mettere in atto per far ripartire la crescita al Sud. Azione che troverebbe nel “contratto istituzionale di sviluppo” lo strumento per favorire la presentazione di progetti strategici, sostenibili e di prospettiva che anche le stesse amministrazioni, con il supporto di Invitalia, potrebbero attuare attraverso i vari fondi e le varie iniziative di finanziamento attualmente disponibili.
“La Basilicata deve diventare il baricentro del rilancio del Sud – ha detto Conte – Dobbiamo agganciarci al treno di Matera Capitale europea della cultura ed estendere anche a Potenza un progetto di sviluppo: bisogna fare sistema. “Troppe volte – ha dichiarato Conte – ci siamo scontrati con iniziative di sviluppo non coordinate o, peggio, con una cattiva programmazione che ha dissipato o sottoutilizzato risorse nazionali e comunitarie. Per questo siamo al lavoro per assicurare efficienza sull’utilizzo dei fondi europei e qualità della spesa pubblica nel Mezzogiorno”.
In questa logica di sinergia istituzionale, il premier ha citato anche la collaborazione con Invitalia che avrà un ruolo attivo nella concretizzazione dei programmi di sviluppo.
Tra le domande poste al presidente Conte non poteva mancare un giudizio sull’autonomia che stanno richiedendo alcune regioni italiane, condizione che desta preoccupazione sopratutto per il Mezzogiorno che rischierebbe in tal modo di essere escluso da dinamiche economiche comportando un ulteriore distacco in termini di crescita e di risorse rispetto alle regioni settentrionali.
“Riequilibreremo attraverso meccanismi di solidarietà quello che potrebbe essere un pregiudizio derivato per altre regioni”, ha detto Conte. Rassicurazioni che inquietano considerato che l’ipotesi di eventuali meccanismi di solidarietà denotano una preventivata ed ulteriore diseguaglianza tra regioni.
Dunque argomenti contrastanti tra progetti di crescita per il territorio molto simili a quanto già esistente con riferimento alle piccole imprese ed alle start-up, affidando il ruolo di gestione dei progetti ad Invitalia (che già si occupa di destinazione dei fondi per lo sviluppo dell’impresa) con risorse finanziarie non ancora destinati ma che, ha assicurato il premier Conte, “sono presenti e bisogna solo saperli spendere”.
Sarebbe auspicabile, magari, conoscerne l’importo per poter sapere i termini economici di uno sviluppo della Basilicata che ripartirà quindi dai Comuni.
L’intervista al presidente Conte
Il discorso del Sindaco di Potenza, Dario De Luca
“Il mio è un grido di allarme: bisogna urgentemente fare qualcosa affinché si creino posti di lavoro per i nostri giovani”
“Illustrissimo signor Presidente,
benvenuto nella Città di Potenza, il capoluogo di regione della Basilicata. È per noi tutti motivo di grande onore ospitarLa nel teatro Stabile, piccolo gioiello della nostra Città. Percepiamo questa sua visita come un motivo di grande attenzione del Governo da Lei presieduto nei confronti della nostra regione e di questo Le siamo profondamente grati. In questo mio breve indirizzo di saluto, signor Presidente, vorrei farLe presente la nostra grande preoccupazione per il processo di spopolamento della nostra terra. Ogni anno circa tremila nostri giovani, perlopiù diplomati e laureati, emigrano per andare in cerca di lavoro nel Nord Italia o all’estero, non avendo concrete prospettive di trovare un impiego nella loro regione. Si tratta di un fenomeno ormai consolidato, direi quasi strutturale, che sta depauperando in maniera visibile il nostro territorio dal punto di vista demografico. Sono già numerosi i nostri comuni in via di estinzione e anche la nostra Città capoluogo sta soffrendo per questo motivo. Il mio, signor Presidente, è un grido di allarme che Le rivolgo sia come Primo cittadino, sia come padre: bisogna urgentemente fare qualcosa affinché si creino posti di lavoro per i nostri giovani e per coloro che, non essendo più giovani, il lavoro lo hanno perso a causa della crisi. Riteniamo, a solo titolo di esempio, che non sia più tollerabile che le compagnie petrolifere che estraggono il greggio nella nostra regione, spesso inquinando le nostre matrici ambientali quali le falde acquifere e l’aria, non garantiscano né posti di lavoro per noi né investimenti adeguati per creare posti di lavoro. Riteniamo altresì che si debba impostare una nuova politica industriale nel Mezzogiorno, facendo tesoro dei fallimenti del passato, per non commettere più gli errori che hanno impedito l’industrializzazione dei nostri territori. Infine, signor Presidente, desidero farLe presente una nostra profonda preoccupazione per la questione della autonomia delle Regioni, che è all’attenzione del suo Governo. Pur comprendendo le istanze autonomistiche delle regioni del Nord, vorremmo che il Mezzogiorno venisse adeguatamente tutelato, nella consapevolezza che se prevalesse l’egoismo delle regioni più ricche del Paese, per noi sarebbe la fine. Il Mezzogiorno non va abbandonato, ma va invece utilizzato come una risorsa che, se adeguatamente rafforzata, può dare un importante slancio al progresso dell’intero Paese.
Grazie signor Presidente”.
L’intervento del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri
“Una nuova Zes per il rilancio della Basilicata e del Mezzogiorno”
“Oggi il problema che ci si deve porre per il rilancio del Mezzogiorno non è rappresentare quello che manca ai nostri territori, perché rientreremo nelle categorie dell’infinito leopardiano, ma comprendere quello che serve per farli rinascere. Per bloccare l’emorragia demografica che sta sterilizzando la Basilicata occorre creare opportunità di lavoro”.
E’ quanto sostenuto dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, nel corso dell’incontro con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si è svolto nella tarda mattinata di oggi al teatro Stabile di Potenza.
Parlando davanti alla platea dei Sindaci lucani, De Ruggieri ha lanciato l’idea di creare “una zona economica speciale in cui le aziende possano godere di vantaggi competitivi non soltanto di natura fiscale ma anche in termini di snellimento delle procedure burocratiche, di facilità di accesso al credito, di riduzione dei costi di trasporto e del lavoro. In questo modo si possono selezionare settori egemoni della produzione nazionale che abbiano al Sud cuore e testa. Questo progetto può atterrare in un’area – ha aggiunto De Ruggieri – già di per sé appetibile e visibile sotto un profilo mediatico. In questa prospettiva il valore assoluto della richiamata caratterizzazione produttiva rientra nell’equazione per cui la nuova autonomia economica del Mezzogiorno passa dal legame forte tra identità e tecnica, tra autenticità e innovazione. In questo contesto, Matera, quale città magnetica e naturalmente produttiva di corto circuiti creativi, si è candidata a esprimere la nuova ricchezza produttiva offerta dalla economia digitale, dalla innovazione e dai più aggiornati processi innovativi”.
Il Sindaco di Matera ha poi toccato il tema del rilancio del ruolo delle autonomie locali: “Oggi i Sindaci – ha sottolineato – si trovano a governare i territori senza personale e con mezzi inadeguati a rispondere alle esigenze delle comunità. Occorre potenziare e arricchire di professionalità qualificate i Comuni, opportunità che oggi le leggi dello Stato negano. E’ così che colma il gap con le Regioni del Nord, ridando efficienza alla macchina dello Stato, senza appesantirla di costi eccessivi”.
“Quello che serve ancora – ha aggiunto De Ruggieri – è che si torni allo Stato di diritto, quello generato dall’applicazione delle norme e non delle sentenze di organi del potere giudiziario che, in un groviglio di leggi inestricabile fanno giurisprudenza con i loro pronunciamenti.
“Matera – ha concluso – è pronta a mettere la propria progettualità e il proprio brand al servizio della Basilicata e del Sud per favorirne il rilancio produttivo”.