Dall’inizio di quest’anno è in vigore la riforma dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza che ha coinvolto anche il Comando Provinciale Matera.
La riorganizzazione, che è stata concepita per garantire una più diffusa presenza delle Fiamme Gialle sul territorio nello svolgimento della mission di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea, assume particolare valenza nel contesto operativo finalizzato alla prevenzione e repressione degli illeciti economico-finanziari.
Dal 1° gennaio scorso la riforma ha determinato l’istituzione del Gruppo Matera, comandato da un Ufficiale superiore, e l’elevazione al rango di Tenenza della Brigata Metaponto.
Alle dipendenze del Gruppo Matera sono state ricondotte: le Compagnie di Matera e di Policoro e la Tenenza di Metaponto, in modo da assicurare una più efficace funzione di indirizzo e coordinamento dell’attività svolta nell’ambito del territorio assegnato a ciascun Reparto.
In questo modo, si è provveduto a valorizzare ulteriormente l’impiego delle unità specializzate, quali: le unità cinofile e i cosiddetti “baschi verdi”, ossia i finanzieri specializzati in attività di antiterrorismo e pronto impiego.
Tutti questi Reparti continueranno ad operare in stretta collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Matera – anch’esso recentemente rivisitato – retto da un Ufficiale superiore.
“L’intento – si legge in una nota – è evidente: non solo l’innalzamento della qualità della presenza dei Reparti sull’intero territorio, ma anche e soprattutto la crescita dei livelli di responsabilità, compiuto con l’affidamento di tutte le unità operative a militari di qualificata competenza.
La riforma, attuata proprio nell’anno in cui la città di Matera è stata nominata Capitale Europea dellCultura 2019, giunge dopo l’istituzione della polizia economico-finanziaria avvenuta con il Decreto Legislativo 19 marzo 2001 n. 68 e risponde all’esigenza di adeguare la struttura ordinativa della Guardia di Finanza alle sempre maggiori richieste d’intervento istituzionale dettate dall’attuale contesto sociale”.