“Come Renzi, il premier Giuseppe Conte arriva in Basilicata ( Lunedì 11 Febbraio alle ore 11:00 sarà al teatro Stabile di Potenza n.d.r.) e sceglie i sui interlocutori, dimenticando i lucani. Come Renzi nel 2015 scelse di andare alla FCA di Melfi, riconoscendo un diritto di prelazione all’industria ma non ai lucani, a distanza di quattro anni, e con un nuovo governo, ci ritroviamo di fronte alla medesima fotografia.
Il premier Conte sceglie di incontrare i soli sindaci dei 131 Comuni per illustrare gli investimenti stanziati per la Basilicata e le modalità di accedervi.
Una scelta che dimostra poco rispetto per le istituzioni nel loro complesso, per le parti sociali e più in generale per i lucani”. “
E’ quanto afferma il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa.
Dopo aver completamente trascurato nella legge di stabilità e nelle misure varate fino a oggi risposte strutturali e di sistema per lo sviluppo del Paese e per il futuro del lavoro, e dimenticato politiche sociali, fiscali e previdenziali tralasciando completamente il Mezzogiorno – dichiara Summa – non si comprende fino in fondo di quali investimenti venga a parlare il premier nè è dato saperlo, visto che gli interlocutori sono stati individuati escludendo le parti sociali.
Negli anni della crisi il Mezzogiorno più di altri territori ha sofferto la riduzione del lavoro e dei diritti, l’aumento delle disuguaglianze. L’introduzione del reddito di cittadinanza, che assume i contorni di una concessione paternalistica per i soli poveri che dimostrano di meritarla, non è di per sé sufficiente a colmare i grandi divari che attraversano il nostro Paese.
In Basilicata non abbiamo bisogno di visite di propaganda ma – conclude il segretario della Cgil di Basilicata – di interventi reali e non ventilati per lo sviluppo di questo territorio. Noi lucani abbiamo una ragione in più per manifestare a Roma il 9 febbraio e far sentire le nostre istanze per il paese, per il Mezzogiorno, per il lavoro.