La sorveglianza sanitaria prioritaria per tutelare la salute delle popolazioni della Val d’Agri.
Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli nell’incontro che ha avuto con esponenti dell’Eni, rappresentanti datoriali e sindacati.
“Per prima cosa – ha affermato l’assessore – occorre da subito provvedere ad armonizzare i protocolli sanitari. La proposta è quella di utilizzare le economie del fondo di 4 milioni di euro a favore dei lavoratori dell’indotto, rinviando ad un tavolo tecnico la definizione di criteri e procedure per raggiungere tale obiettivo”.
Da parte loro, i rappresentanti sindacali hanno chiesto che il protocollo sanitario in favore dei lavoratori dell’Eni venga esteso anche a quelli dell’indotto. Problema posto anche dai rappresentanti datoriali che hanno chiesto “una risposta tempestiva, recuperando economie, sulla sorveglianza sanitaria”.
L’Eni, dal canto suo si è dichiarata “disponibile ad approfondire il tema legato alla progettualità dell’armonizzazione della sorveglianza sanitaria” ferma restando la necessità “di trovare le specifiche coperture, nell’ambito di economie derivanti dalla gestione dell’Opt” e garantendo “la disponibilità ad illustrare in un apposito incontro le informazioni relative alla specificità delle attività correnti nell’ambito del Cova e gli eventuali sviluppi futuri”.
Le questioni occupazionali e contrattuali saranno oggetto di un altro incontro nel quale – come ha precisato l’assessore Cifarelli – di discuterà sui cambi di appalto, compresa l’informazione preventiva sulle clausole sociali e la definizione dei perimetri contrattuali e del percorso per realizzare l’armonizzazione salariale; ma anche di avviare, in futuro, un confronto sulla possibile evoluzione dell’Opt verso la costituzione di un soggetto bilaterale.
La Regione, dal canto suo – ha assicurato Cifarelli – fornirà una puntuale informazione sui tempi di erogazione delle annualità 2015 e 2016, stabilendo l’ammontare delle economie relative al fondo a favore dei lavoratori dell’indotto.