Sempre più intenso e vivace il dibattito politico che dentro e fuori il Pd si sta sviluppando in un momento molto delicato per il partito e, più in generale, per l’intera area del centro sinistra.
Un contributo al dibattito viene offerto dall’ex parlamentare e sindaco di Melfi, Giuseppe Brescia che ha inviato una lettera ai dirigenti del Partito Democratico.
Scrive Brescia.
“Leggo con apprensione sulla stampa di decisioni assunte da una parte del PD di prove di forza verso un cosiddetto Pittella bis, pur spaccando il Partito e tutto il centrosinistra.
Sono tra quelli che, iscritto al PD ma libero da incarichi politici ed istituzionali, sostenuto solo dalla mia esperienza politica, si sono spesi pubblicamente e contattando singolarmente, perchè il centro sinistra non si dividesse.
Invito costante a fare sintesi unitaria sia sul programma, correggendo errori pur commessi di merito e di metodo di governo, sia nella scelta del candidato Presidente, a partire dal contributo importante di Marcello Pittella nell’individuazione della persona da individuare. Ciò a prescindere dai fatti giudiziari.
Passo indietro di tutti gli autocandidati, per fare un salto in avanti tutt’insieme, come si è fatto in Abruzzo e in Sardegna. Questo è stato ed è il mio invito a tutti. CI SONO PERSONALITA’ CHE POSSONO UNIRE, per capacità, autorevolezza, competenze e prestigio riconosciuti.
Ma, come si sa, i consigli che non si pagano, non si apprezzano.
Prevalgono calcoli personali ed egoismi di parte.
Si stanno ripetendo gli stessi errori commessi in Basilicata con le liste per le elezioni politiche del 4 di marzo. Un disastro! Agli errori nazionali di Renzi si sono aggiunti quelli voluti e commessi nella nostra regione.
Anche in quel momento, si è pensato a se stessi, ai propri posizionamenti, al perpetuarsi di lunghe carriere politiche.
A determinare le disastrose decisioni di allora fu lo stesso gruppo dirigente del PD che sta determinando lo sfascio politico di oggi.
Anche allora, io ero tra quelli che sosteneva la candidatura di Marcello Pittella in Parlamento al posto di qualche altro. Probabilmente sarebbe andato molto meglio l’esito elettorale, anche con una possibile elezione di Marcello. Consigli non pagati e perciò non apprezzati.
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico!
Soprattutto oggi, tenendo conto della situazione oggettiva esistente, dovrebbero prevalere saggezza, buonsenso ed anche opportunità politica.
Vorrei ricordare a quanti si illudono di far ricorso alla matematica, che in politica non sempre si vince per quante liste riesci a fare, ma per il clima politico che riesci a costruire e per la percezione vissuta dal cittadino elettore.
Se è una percezione di un progetto politico realizzabile, si riceve il consenso elettorale.
Se, al contrario, si percepisce una insistenza, quasi provocatoria, di lotta per il potere, allora l’elettore, anche di centro sinistra, gira le spalle o astenendosi, oppure votando gli altri (anche per punire).
Le prove di forza che si vogliono fare, sono solo debolezza, mancanza di lucidità politica e di lungimiranza.
Per questo, sommessamente, mi permetto ancora di insistere: FERMATEVI TUTTI. SI FA ANCORA IN TEMPO AD EVITARE ALLA BASILICATA LO SFASCISMO NAZIONALE”.
Melfi, 3 febbraio 2019 Giuseppe Brescia
ex parlamentare e già Sindaco di Melfi