Continuano le iniziative di solidarietà nei confronti dei colleghi de “La Gazzetta del Mezzogiorno” che, per una vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’editore, sono in una situazione difficile.
Uno dei quotidiani storici del Mezzogiorno rischia di chiudere con riflessi drammatici per i colleghi giornalisti che da mesi non percepiscono lo stipendio.
Stamane, durante i lavori del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, su iniziativa Oreste Lopomo, Michele Lorusso e Valentino Losito, consiglieri nazionali in rappresentanza della Basilicata e della Puglia, si è svolta una manifestazione: tutti con in mano una copia de “La Gazzetta del Mezzogiorno” a conferma dell’attenzione verso una vertenza che preoccupa per i riflessi negativi sul piano occupazionale.
“Una testata storica –ha detto Carlo Verna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti – non puo’ essere sottratta ai cittadini e in particolare alla gente di Puglia e Basilicata per vicende estranee al legame che persiste tra i lettori e il giornale.
Saremo al fianco dei colleghi e anche delle comunita’ che hanno il diritto ad essere informate“.
Della vertenza si sono interessati anche i delegati al congresso nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, in corso di svolgimento a Roma.
Le assise hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal nostro direttore Nino Cutro.
Ecco il testo.
“I delegati al congresso nazionale dell’Ungp, in corso di svolgimento a Roma, nel prendere atto della difficile situazione de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, giornale storico del Sud, che rischia di chiudere per una vicenda giudiziaria che sta avendo conseguenze drammatiche per i colleghi giornalisti che da mesi non percepiscono lo stipendio,
IMPEGNANO
il nuovo gruppo dirigente dell’Ungp di intraprendere tutte le possibili iniziative, d’intesa con gli organismi di categoria, affinchè si possa sbloccare la situazione e garantire ai colleghi giornalisti e ai dipendenti tutti de “La Gazzetta del Mezzogiorno” certezze per il loro futuro occupazionale”.