I fuochi pirotecnici hanno illuminato il cielo sopra gli antichi rioni dei Sassi per salutare Matera Capitale della Cultura 2019.
E’ stata la conclusione di una giornata intensa, memorabile, indimenticabile iniziata nella Cava del Sole con l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte per proseguire in serata in Piazza San Pietro Caveoso dove, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è conclusa la cerimonia di inaugurazione di Matera Capitale europea della Cultura 2019.
L’evento, che la Rai ha trasmesso in diretta Eurovisione, ha avuto come conduttore-mattatore un Gigi Proietti infreddolito per la pioggia torrenziale caduta durante la trasmissione ma sempre impareggiabile attore che ha fatto da padrone di casa, accogliendo Rocco Papaleo, con il quale, insieme al pianista Stefano Bollani, ha offerto una inedita quanto esilarante versione della canzone “Nel blu dipinto di blu” in spagnolo, tedesco, francese, italiano, lucano.
Papaleo, da parte sua, applauditissimo, si è esibito con la canzone “Basilicata mo o mai mai”, il testo della quale è tratto da una poesia di Rocco Scotellaro.
Sul palco, davanti ad un pubblico che non ha rinunziato a vivere questo momento storico nonostante la pioggia torrenziale, fra gli ospiti, la cantante Skin, rimasta colpita dalle bellezze di Matera, la soprano bulgara Valya Balkanska, in onore di Plovdiv, la città della Bulgaria che condivide questo ambìto primato nel 2019; e il trasformista Arturo Brachetti, che ha preparato una performance di sand art personalizzata per la città di Matera dalla chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve, nel Sasso Caveoso di Matera.
Matera, “città che è anche simbolo del Mezzogiorno d’Italia che vuole innovare e crescere, sanando le fratture e sostenendo le iniziative. Matera che è anche il simbolo dei vari Sud d’Europa così importanti per il continente perché nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per l’intero pianeta“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel suo discorso inaugurale, con il quale ha messo in evidenza l’importante di un riconoscimento per Matera “esempio – ha detto – di quanto l’Europa debba alla preziosa originalità di luoghi cosi straordinari e ricchi di fascino, di quanto la fatica e il genio di una comunità siano riusciti a produrre. E si coglie anche il cammino cui si è legati il legame con un cammino ancora più grande, quello dei popoli europei orientato da valori comuni, da una cultura che è sempre più feconda e che ha consentito a tutti noi europei di compiere passi decisivi verso la libertà, la pace, il benessere“.
Mattarella ha fatto riferimento alla metamorfosi storica della Città dei Sassi che “il dopoguerra immediato teneva insieme la sua struggente bellezza e condizioni di povertà estrema, la stessa Matera è la realtà che l’Italia oggi offre all’Europa per mostrare come la propria storia, anche la più antica, possa aiutarci ad aprire le porte per un domani migliore.
Matera, già definita dall’Unesco patrimonio dell’umanità sarà per quest’anno – ha aggiunto Mattarella – immagine dell’Europa perché ha dimostrato di saper ripensare alle sue origini, di dare loro nuovo valore. Dal programma di Matera, dalle sue iniziative, dall’ospitalità che darà ai tanti concittadini europei che la visiteranno, dal confronto che riuscirà ad animare verrà una spinta allo sviluppo. Una iniezione di futuro“.
“Grazie alla gente di Matera. Saprete onorare il nostro paese, esprimendo – ha concluso il Presidente Mattarella – il meglio del vostro valore, della vostra intelligenza, della vostra umanità“.
Come si diceva, lo spettacolo di fuochi pirotecnici ha concluso “un giorno importante per Matera, per l’Italia, per l’Europa che dimostra di sapere riconoscere e valorizzare le sue culture. Un giorno – sono parole del Presidente Mattarella – di orgoglio per i materani, per la Basilicata e per i tanti che hanno contribuito a progettare a rendere vincente, a inverare qui la Capitale della Cultura Europea del 2019.
Un giorno di orgoglio per l’Italia che vede una delle sue eccellenze all’attenzione dell’intero continente“.
Ancora auguri, Matera!