Il Consiglio dei Ministri ha impugnato l’articolo della legge regionale che consente senza concorso il passaggio dei dipendenti dagli enti subregionali nei ruoli della Regione, se avevano espletato servizio negli ultimi cinque anni presso gli uffici regionali.
Esprime soddisfazione Gianni Rosa (Lb-Fdi), che, facendo riferimento al provvedimento approvato dal consiglio regionale, parla di “ennesima illegittimità”, di “ennesimo tentativo del centrosinistra di ‘tutelare’ pochi a discapito di molti”.
“È l’ultima norma, in ordine di tempo – prosegue Rosa -, per aggirare il principio costituzionale per il quale nella Pubblica Amministrazione si accede per concorso cui possono partecipare tutti, non solo gli ‘amici’.
Dalle nostre mozioni per chiedere selezioni pubbliche per l’accesso negli Enti subregionali, alla nostra attività per sollevare il velo sulle numerose ‘assunzioni’ sospette ci battiamo, da anni, per una Basilicata libera dai legacci del clientelismo”.
“I mezzucci utilizzati dal centrosinistra in questi vent’anni – aggiunge ancora Rosa – hanno portato la nostra Regione ad uno scontro tra i pochi fortunati e i molti che non hanno mai avuto ‘santi in Viale Verrastro’. È una situazione non solo eticamente amorale ma anche controproducente. Quanti dei nostri giovani sono emigrati perché in altre Regioni venivano espletati concorsi pubblici mentre qui non si è avuta mai la possibilità di farli perché negli Enti c’erano infornate di ‘amici’? Quanti hanno rinunciato perché quelle poche selezioni farsa erano manipolate?”.
“È una situazione – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – che non può andare più avanti, pena la morte sociale della Basilicata. Non ci stancheremo mai di dirlo: alla nostra terra, prima di tutto, serve il ritorno alla legalità. Questo è quello che garantiremo con il prossimo Governo, affinché tutti i lucani possano avere una chance di rimanere qui”.