Sembrava che si fosse risolta la vertenza degli ex lavoratori e dei lavoratori dell’indotto Total dopo l’incontro svoltosi in Regione la settima scorsa. Così non è.
Delle risultanze della riunione hanno discusso i diretti interessati, ritenendo – come si legge in una nota congiunta di I lavoratori Tempa Rossa, Il Comitato La Voce di Corleto, Il Comitato per l’Occupazione e la Salvaguardia dell’Ambiente – “insufficienti ed insoddisfacenti le garanzie offerte da Total, la quale per l’ennesima volta – si afferma – torna a subordinare la concessione di alcuni benefit all’avvio della messa in produzione dell’impianto.
La discussione nell’ultima riunione, sostengono, “si sarebbe esaurita sterilmente portando agli ennesimi proclami di TOTAL, dei sindacati e dei sindaci presenti” e ricordano che “I lavoratori parlano a ragion veduta e con cognizione di causa, infatti, conoscono minuziosamente il contenuto dei singoli verbali”.
Nella nota, si contesta anche la teoria di chi ritiene (il segretario generale della Cisl, Enrico Gambardella) – VEDI https://www.ufficiostampabasilicata.it/2019/01/13/vertenza -lavoratori-total-gambardella-cisl-evitare-strumentalizzazioni/– “che il tavolo sia riservato solo ed esclusivamente ai sindacati ed alla politica, osservando che non si tratta di faccende private bensì di una trattativa che riguarda in primis i lavoratori, le loro vite ed il loro futuro”.
Nella nota si denuncia anche il rischio che, alla vigilia delle elezioni elettorali, i lavoratori possano essere strumentalizzati e accontentati con soluzioni che non diano garanzie future.
Per questi motivi, I lavoratori Tempa Rossa, Il Comitato La Voce di Corleto, Il Comitato per l’Occupazione e la Salvaguardia dell’Ambiente hanno chiesto un incontro con il Prefetto “che – si afferma nella nota – ha mostrato con solerzia sensibilità ed attenzione verso il problema, oltre che una ferrea volontà di trovare una soluzione allo stesso”.