Per Confartigianato la fatturazione elettronica è una “rivoluzione troppo repentina per le piccole imprese”.
Per questo motivo, la confederazione ha ripetutamente chiesto al Governo un avvio graduale del nuovo sistema, scaglionando l’entrata in vigore a seconda della dimensione aziendale.
Tutto questo – sottolinea la vice presidente nazionale della Confartigianato, Rosa Gentile – per evitare ai piccoli imprenditori l’ennesimo costoso adempimento a fronte di un insufficiente alleggerimento dei già numerosi obblighi burocratici in materia fiscale.
Confartigianato inoltre continua il pressing nei confronti dell’Amministrazione fiscale per eliminare una serie di adempimenti: dallo split payment al reverse charge nel settore edile, fino alla riduzione dei tempi dei rimborsi Iva.
Con questo intervento, si vuole anche ottenere i necessari chiarimenti e a far adattare il processo alle esigenze delle piccole imprese non dotate, in massima parte, di un ufficio amministrativo e che, quindi, delegano gli adempimenti fiscali ad intermediari fiscali di propria fiducia.
Nel frattempo – precisa Rosa Gentile – la Confederazione ha avviato la costituzione di un gruppo di lavoro che coinvolge tutte le Associazioni con l’obiettivo di facilitare alle piccole imprese la migrazione al digitale nella gestione delle fatture.
L’operazione punta a individuare i processi gestionali utili alle imprese in base alle loro diverse esigenze amministrative, ma anche ad analizzare le ricadute del nuovo obbligo sul sistema dei servizi offerti dal sistema associativo di Confartigianato.