Già nel corso dell’anno, era evidente come i dati economici e reddituali della Banca Monte Pruno avevano una tendenza di crescita senza precedenti.
Chiuso l’esercizio 2018 è, infatti, tempo di bilanci per l’istituto di credito cooperativo presieduto da Anna Miscia e diretto da Michele Albanese, che si conferma nuovamente la BCC più grande del Sud Italia per masse amministrate.
“Battuto ogni record” è la sintesi dell’andamento complessivo di uno degli anni più proficui della Banca Monte Pruno, che si lancia, nel migliore dei modi, in quello che sarà il nuovo presente e cioè il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca, il quale dal 1°gennaio 2019 è operativo a tutti gli effetti.
Ritornando al trend della Banca Monte Pruno si rileva come le prime stime sull’esercizio confermano gli andamenti già evidenziati qualche settimana fa con un utile pari a 5 milioni di euro, il quale rifletterà interessanti effetti anche a livello patrimoniale, con patrimonio aziendale superiore a 57,5 milioni di euro.
L’utile d’esercizio è il risultato di una crescita senza precedenti delle masse di bilancio, tanto che il montante, la somma tra i depositi e i finanziamenti, segna un andamento annuo totale pari a +109 milioni di euro con un valore complessivo ben al di sopra di 1,32 miliardi di euro.
Tale dato è composto dalla raccolta complessiva che sfonda la quota record di 783 milioni di euro e dagli impieghi, pari a 541 milioni di euro.
Suddividendo la raccolta totale nei depositi diretti (767 milioni di euro) ed indiretti (16 milioni di euro) è facilmente riscontrabile un andamento annuo in crescita di ben 74 milioni di euro, con un costo della raccolta al di sotto della media nazionale ed in calo rispetto all’anno precedente.
La crescita della raccolta ha messo in luce la capacità della Banca Monte Pruno di proseguire nel suo sviluppo delle masse senza essere, in alcun modo, influenzata da alcune operazioni in uscita, le quali da un lato sono state abbondantemente rimpiazzate, dall’altro, proprio in seguito a ciò, sono stati generati effetti positivi sotto l’aspetto dell’onerosità della raccolta medesima.
Relativamente, invece, ai finanziamenti il trend annuo risulta pari a 35 milioni di euro, al netto delle operazioni di rientro degli stessi e della cessione delle sofferenze, attività che ammontano a circa 50 milioni, che si aggiungono allo stock complessivo di nuovi finanziamenti concessi.
Interessante e ricco di spunti anche il dato collegato ai rapporti di deposito e finanziamento che si attestano al di sopra delle 50 mila unità. Così come il numero complessivo di soci pari a 2.738, anche questo dato in aumento a conferma della volontà del territorio di partecipare e condividere l’azione della Banca Monte Pruno.
A livello delle singole aree territoriali si osserva un andamento in crescita da parte dell’intero territorio in cui opera la Banca Monte Pruno; nel dettaglio:
- Area Alburni-Cilento: 162 mln di depositi (+4 mln/annui) ; 70 mln di finanziamenti (+2 mln/annui);
- Area Vallo di Diano: 262 mln di depositi (+16 mln/annui) ; 229 mln di finanziamenti (+11 mln/annui);
- Area Potenza: 71 mln di depositi (+20 mln/annui) ; 70 mln di finanziamenti (+12 mln/annui);
- Area Vall’Irno/Salerno: 288 mln di depositi (+34 mln/annui) ; 170 mln di finanziamenti (+10 mln/annui).
Risultati, quindi, di primissimo livello su tutto il territorio di competenza ed in tutte le 18 filiali della Banca.
“I numeri dicono sempre la verità – hanno commentato i vertici aziendali – ed anche in questo esercizio ci permettono di rilevare come siamo riusciti nuovamente a dare le risposte che volevamo. Ogni anno è un record nuovo, ma i record sono fatti per essere battuti. Una crescita senza precedenti che sintetizza lo sforzo continuo della struttura, ma anche il modo in cui il territorio continua a considerare la Banca Monte Pruno e cioè un istituto affidabile, solido e al passo con i tempi. Grande soddisfazione, quindi, per i risultati conseguiti che sono il miglior inizio per quello che sarà l’ingresso della Banca Monte Pruno nel Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca, la nuova sfida che attende la Banca nel 2019”.