Una grande villa romana ritrovata nel territorio di Guardia Perticara che si estende per circa 1000 m²: è tra le scoperte più interessanti nei siti oggetto di scavi archeologici venui alla luce durante la fase di realizzazione del progetto Tempa Rossa nella Valle del Sauro.
L’Insediamento rurale, costruito in epoca romana, è articolato in diverse fasi di vita che dall’età repubblicana (III-II secolo a.C.) giungono all’alto medioevo (VII-VIII sec. d.C.).
Gli scavi e le indagini avviate coinvolgeranno dalle sette alle dodici persone tra archeologi e tecnici specializzati.
“Tutti i lavori – si precisa in una nota della Total – vengono svolti con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata secondo le norme vigenti sull’archeologia preventiva.
«Le attività di archeologia preventiva nell’area di Tempa Rossa sui cantieri Total E & P S.p.A. – dichiara il Soprintendente arch. Francesco Canestrini – hanno permesso di effettuare scoperte straordinarie, grazie alle quali è stata fatta luce su numerosi aspetti del popolamento antico nell’area. Alcuni dei ritrovamenti più interessanti sono stati al centro di diversi progetti di valorizzazione: il più importante sarà oggetto di un’imminente mostra a San Gimignano (Siena), dal titolo “Tra Etruria e Magna Grecia. Aristocrazie lucane nella valle del Sauro”, dove verranno esposti, a partire dal 16 dicembre, i corredi di due tombe principesche lucane scoperte durante i lavori di Tempa Rossa. Tra le attività in corso, di particolare importanza le indagini sulla villa romana di località Tempa di Fabio a Guardia Perticara».
Nel corso dei lavori del progetto Tempa Rossa, dal 2008 ad oggi sono stati eseguiti 51 interventi di scavo, sono stati scoperti 45 siti riconducibili all’età del ferro e ai periodi lucano, romano e medioevale. Sono state inoltre identificate – si precisa in una nota della Total -capanne, percorsi, necropoli, fattorie, calcare e una villa rustica di elevato pregio storico-culturale.
Le tombe, soprattutto, ricche di corredi funerari hanno restituito ingente materiale di pregio, restaurato e conservato presso i musei di Metaponto e Policoro. Tra i reperti recuperati, il più importante è il Cratere a volute a figure rosse attribuito al pittore del primato (vedi foto).
I cantieri importanti e di grande interesse hanno ricevuto negli anni numerose visite di esperti, archeologi e studenti.
Le importanti scoperte sono state oggetto di divulgazioni quali Giornate FAI, Mostre, pubblicazioni scientifiche, Congressi internazionali, tra cui il convegno di Studi sulla Magna Grecia a Taranto.
Sul cantiere di Tempa Rossa – si precisa in una nota della Total – hanno lavorato contemporaneamente archeologi e maestranze specializzate fino ad un massimo di 40 unità per anno e le imprese lucane accreditate per le attività di scavo stratigrafico hanno sempre dimostrato grande professionalità.
Terminata la fase di scavo stratigrafico che è stata riavviata, si procederà, nei casi più rilevanti, con le attività di valorizzazione e fruizione dei siti.
Tutte queste iniziative s’ inquadrano tra quelle previste dalla normativa vigente in materia di archeologia preventiva e si inseriscono nel quadro delle attività di sviluppo sostenibile intraprese dalla Total”.