Sebbene non rappresenti l’Avis di Basilicata – i motivi li spieghiamo di seguito – Rocco Monetta è intervenuto quasi a gamba tesa sulla vicenda della sede della sezione potentina dell’associazione con una nota che pubblichiamo in altra parte della testata. (VEDI: https://www.ufficiostampabasilicata.it/2018/11/29/avis-di-basilicata-appello-alle-istituzioni/).
Intervento che viene contestato dai componenti del Consiglio Direttivo della sezione Avis di Potenza con una lettera inviata a rappresentanti istituzionali, in primis alla Presidente facente fuzione, Flavia Franconi, A consiglieri regionali, ai Prefetti di Potenza e Matera, ai presidenti delle sezioni Avis della regione.
Intanto si precisa che “l’avvocato Monetta non è più titolato a rappresentare l’Avis di Basilicata, in seguito a pronunciamento del Collegio Nazionale dei Probiviri Avis del 19/05/2018 e, successivamente, a pronunciamento del Giurì Nazionale Avis del 22/09/2018 e dello stesso Collegio Nazionale dei Probiviri Avis del 14/10/2018, che confermano l’annullamento dell’assemblea provinciale Avis del 2017 e di conseguenza dell’assemblea regionale dello stesso anno, in seguito alla quale sarebbe stato eletto, impropriamente, il consiglio direttivo presieduto dall’avv. Monetta” che viene diffidato “a scrivere ancora in rappresentanza dell’Avis di Basilicata“.
Al non più presidente Monetta viene quindi contestata l’affermazione che la soluzione della sede di Avis Potenza “è irrilevante in quanto – sostiene – i donatori, come sempre, potranno continuare a donare presso l’Unità di raccolta di Avis Regionale di Largo “Don Uva” e presso il Centro Trasfusionale dell’azienda “San Carlo”.
“Semmai questo fosse vero – precisano i componenti del Direttivo della sezione potentina dell’Avis – “non ci sarebbe bisogno di nessuna sede comunale Avis (che, ricordiamo, sono soggetti giuridici diversi da Avis Basilicata), visto che l’unica attività delegata all’Avis pare essere quella della raccolta, da sempre svolta dai centri trasfusionali ospedalieri e dalle unità di raccolta accreditate in capo all’Avis di Basilicata“.
Al non più presidente dell’Avis Monetta si ricorda invece, semmai l’avesse dimenticato che “gli scopi dell’Avis, riportati rispettivamente nell’art. 2 dello Statuto nazionale, e le attività, riportate all’art.3, sono di tutt’altra natura: non menzionano mai l’attività di raccolta, a cui fa riferimento Monetta, ma parlano di attività di promozione del volontariato, di promozione della donazione di sangue, di partecipazione alla programmazione delle attività trasfusionali, di chiamata del donatore, ecc..
Se lo scopo dell’Avis è solo l’attività di raccolta, perchè – ci si chiede – dovrebbe esistere un’associazione come Avis visto che la raccolta si può fare direttamente negli ospedali senza essere iscritto a nessuna associazione?
La comunicazione di Monetta – prosegue la nota del Direttivo dell’Avis di Potenza – manifesta una chiara ed evidente non conoscenza dell’associazione, delle sue norme e del suo statuto, tanto che oggi stesso il regionale trasmette all’Avis di Potenza formale richiesta di gruppo 0 negativo per emergenza emotrasfusionale.
Questa mancanza di conoscenza è la stessa che lo ha portato illegittimamente ad assumere la carica di presidente di Avis Basilicata.
Saremmo stati grati, invece, se l’avv. Monetta – si sostiene – avesse svolto il suo ruolo di presidente di Avis Basilicata in modo opportuno: il problema dei rimborsi del trasporto sangue esiste da anni, eppure solo oggi Avis Basilicata (forse sfruttando un po’ le attenzioni mediatiche generate dalla protesta dei soci di Avis Potenza) lo fa presente, così come il problema del progetto plasma.
Per quanto riguarda l’esenzione ticket, constatiamo – scrivono dalla sezione di Potenza dell’associazione – che Avis Basilicata non fece niente quando si presentò il problema (nel 2015). Se ne parla invece oggi, a distanza di 3 anni, e dopo che, anche in questo caso, la questione era già stata sottoposta da altri (Avis Potenza nell’audizione in II commissione regionale di maggio 2017).
Per non parlare della mancanza di trasparenza che ancora persiste su alcuni movimenti di Avis Basilicata.
Che nella gestione dell’Avis di Basilicata ci siano dei problemi – fanno rilevare i componenti del direttivo della sezione di Potenza – è confermato dal calo di donazioni – 14 mila unità ematiche perse negli ultimi 4 anni – mentre Avis Potenza ha mantenuto, nello steso periodo, costante la sua capacità donazionale.
Ribadiamo, infine, – conclude la nota – che Avis Potenza, soggetto giuridico diverso da Avis Basilicata, ha manifestato, con nota di agosto 2017 indirizzata alla Regione, la volontà di non ritenere più opportuno delegare la stessa Avis Basilicata alla sua rappresentanza in tutte le sedi di riferimento necessarie”.
Fin qui la risposta del Direttivo della sezione Avis di Potenza al non più presidente Monetta.
Cosa accadrà invece per quanto riguarda la questione sede e il rischio di sfratto paventato dall’Ater proprietario dei locali per i quali da anni non si paga il fitto?
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 30 novembre, si riunirà il Consiglio regionale che nella sua ultima seduta della legislatura dovrà votare l’assestamento di bilancio.
Per l’occasione, proseguirà il sit-in davanti al palazzo della Regione da parte dei componenti del direttivo dell’Avis di Potenza (foto di copertina).
L’auspicio è che, appovato il documento contabile, si recuperi la somma per pagare i crediti vantati dall’Ater come previsto da un’apposita convenzione e sollecitato dall’assemblea con una mozione votata a maggioranza..
Della vicenda probabilmente si discuterà anche in Quarta Commissione Consiliare convocata per questa mattina.