Primo passaggio di testimone da Leeuwarden, Capitale europea della cultura per il 2018, e Matera, Capitale europea della cultura del 2019. Davanti alle massime autorità olandesi e insieme al sindaco di Plovdiv, l’altra Capitale europea della cultura per il 2019, il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri, ha ritirato una lampada artigianale come simbolo del passaggio di testimone fra le due capitali.
Leeuwarden, in frisone Ljouwert, è il capoluogo della provincia della Frisia, nel nord dei Paesi Bassi. Al centro della sua programmazione culturale “The iepen mienskip – open community” (comunità aperta) con lo scopo di collegare diversi tipi di comunità in tutta Europa, sia online che “nella vita reale”.
Con oltre 800 progetti, Leeuwarden 2018 ha mostrato una comunità eccentrica e impegnata, sensibile e curiosa delle idee, delle opportunità e delle sfide che affrontiamo in Europa.
Il programma si è articolato intorno a tre temi. Il primo ha riguardato il modo in cui natura e cultura si relazionano tra loro. Il secondo si è concentrato sul rapporto tra città e campagna. Il terzo tema ha riguarda il modo in cui le persone vivono insieme in questi luoghi e in che modo le diverse culture coesistenti comunicano e interagiscono fra di loro.
Nel corso del suo intervento Verri ha sottolineato come anche il Dossier di Matera 2019 abbia messo al centro le persone. “I cittadini – ha detto il direttore nel corso del suo saluto – hanno avuto un grande ruolo nel percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura. E quando abbiamo visto la gente esultare per la vittoria del titolo abbiamo caricato sulle nostre spalle una ulteriore responsabilità. Era il traguardo raggiunto da una città di piccole dimensioni, nel Sud dell’Italia e che arrivava da una storia di povertà molto difficile. Quei cittadini hanno compreso che con la cultura è possibile cambiare il destino di una comunità. In quegli sguardi abbiamo riconosciuto anche il grande sorriso che accompagna il logo di Leeuwarden 2018 e dei suoi cittadini. Il grande sorriso che caratterizza il brand della città olandese rappresenta una spinta in più per vivere meglio. Un buon stile di vita e una buona reputazione sono le cose più importanti oggi per dimostrare che stiamo costruendo un buon futuro per noi e per i nostri figli”.
“Da quando siamo stati nominati Capitale europea della cultura – ha aggiunto Verri – stiamo preparando un anno davvero speciale. Noi vogliamo far diventare i nostri cittadini abitanti culturali e vogliamo che i turisti diventino cittadini temporanei. Le Capitali europee della cultura rappresentano anche una straordinaria occasione per riflettere sul ruolo delle piccole città in Europa, considerato che la stragrande maggioranza delle persone oggi vive nelle metropoli. Quello delle medie città come Matera e come Leeuwarden è un ruolo strategico per conservare la tradizione, ma anche per spingere verso l’innovazione, verso l’inclusione sociale e verso una nuova forma di cultura”.
“Vogliamo ringraziare molto Leeuwarden per il sostegno che ci ha offerto durante il nostro percorso di candidatura. Io e il mio team abbiamo ora un grande sogno: lavorare insieme alle altre Capitali europee della cultura. E sono certo che con Leeuwarden continueremo a lavorare per raggiungere nuovi ed importanti traguardi”, ha concluso.