Aveva la base a Potenza la cellula nigeriana che gestiva un vasto giro di droga non solo in Basilicata. E’ stata smantellata dai carabinieri del comando provinciale di Potenza.
21 le ordinanze di custodia cautelare eseguite (13 in carcere, 8 divieti di dimora a Potenza) nei confronti di altrettanti indagati, responsabili a vario livello di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione denominata “Level” è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza.
Gli arrestati sono I3 cittadini nigeriani – richiedenti asilo politico e ospitati nei Centri Straordinari di Accoglienza della provincia di Potenza – dediti a una frenetica attività di spaccio di stupefacenti (del tipo eroina, hashish e marijuana) nel centro storico del capoluogo lucano. I destinatari del divieto di dimora sono sia cittadini italiani che nigeriani.
Dalle indagini svolte è emerso che fra gli indagati aveva una posizione di supremazia, Samuel Dumk Wu, cittadino il quale garantiva un continuo rifornimento di sostanza stupefacente alla ”piazza di spaccio” di Potenza. I componenti della cellula rivendevano al dettaglio il narcotico ai consumatori.
La droga veniva acquistata a Napoli a conferma di un’allarmante sinergia fra criminalità straniera e quella operante nell’area partenopea.
Dalle indagini condotte dal Comando Porvinciale dei carabinieri di Potenza è emerso che l’attività criminosa era improntata a criteri tipicamente “imprenditoriali” di programmazione e gestione dell’illecita intermediazione in stupefacenti, con riferimento, ad esempio alla precisa ripartizione da parte del capo della cellula dei compiti affidati ai suoi connazionali.
Crescente e significativo il ruolo assunto dal sodalizio nigeriano nel panorama criminale potentino, caratterizzato:
- dall’imposizione di rigide regole interne e del connesso rispetto delle gerarchie nello svolgimento delle attività delittuose;
- dal controllo monopolistico della “piazza di spaccio” del centro storico di Potenza;
- dall’esistenza di articolazioni deputate alla vendita al dettaglio dello stupefacente;
- dalla capacità di fungere quale “struttura di servizio” per rifornire i “pusher” italiani, non partecipi del sodalizio, pe la loro autonoma attività illecita.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite da 120 militari del Comando Provinciale di Potenza, che si sono avvalsi del supporto di un velivolo del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano – Faiano e di varie unità cinofile antidroga dell’Arma.
Soddisfazione del Prefetto di Potenza per l’operazione antidroga
“Colpita una cellula criminale nigeriana operante nel centro storico di Potenza”
Il Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, ha espresso forte apprezzamento e viva soddisfazione per la brillante operazione antidroga effettuata questa mattina dall’Arma dei Carabinieri di Potenza coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, in esecuzione di un’ ordinanza di misura cautelare disposta dal GIP di Potenza, con cui si è proceduto all’arresto in carcere di tredici persone ed otto divieti di dimora nel Comune di Potenza.
L’iniziativa della Magistratura e dei Carabinieri ha stroncato un traffico di sostanze stupefacenti verosimilmente destinate ad essere cedute a giovani e giovanissimi: questi gli emblematici episodi sui quali il Prefetto ha voluto soffermare la propria attenzione, esprimendo apprezzamento e sentita gratitudine al personale impegnato nelle operazioni.
Le indagini, avviate nell’ottobre del 2017 e basate su una sinergica applicazione di molteplici e diversificati atti investigativi, hanno consentito l’emissione di 21 misure cautelari.
Gli arrestati sono 13 cittadini nigeriani – richiedenti asilo politico e ospitati nei Centri Straordinari di Accoglienza della Provincia di Potenza – dediti a una frenetica attività di spaccio di stupefacenti nel centro storico del capoluogo lucano. Gli otto destinatari del divieto di dimora sono sia cittadini italiani che nigeriani.
L’inchiesta ha evidenziato il crescente e significativo ruolo assunto dal sodalizio nigeriano nel panorama criminale potentino, caratterizzato dal controllo monopolistico della “piazza di spaccio” del centro storico di Potenza, dall’imposizione di rigide regole interne e dal rispetto delle gerarchie nello svolgimento delle attività delittuose e dalla capacità di fungere quale struttura di servizio per rifornire i pusher italiani.
I successi delle Forze di Polizia e nella fattispecie dell’Arma dei Carabinieri, ha commentato il Prefetto, rinsaldano la fiducia dei cittadini, così come la questa aiuta grandemente il lavoro degli operatori della sicurezza. E’ un circuito virtuoso che dobbiamo continuare ad alimentare per garantire alle nostre comunità ed ai nostri giovani sempre più elevati livelli di sicurezza e di vivibilità urbana.