Occhi puntati sulla Cassazione, chiamata oggi, lunedì 26 novembre, a pronunciarsi sulla richiesta dei legali del Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, di annullare il pronunciamento del Tribunale del Riesame che confermò, in buona sostanza, l’impianto accusatorio del Gip.
Il Governatore, come si ricorderà, era ai domiciliari dal 6 luglio quando fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità in Basilicata, ritenendolo responsabile di aver condizionato alcune assunzioni attraverso concorsi nei quali sarebbero state – secondo l’accusa – determinanti le sue segnalazioni.
Fu rimesso in libertà dal Gip il 24 settembre scorso ma con divieto di dimora a Potenza.
Pittella, il quale ha sempre escluso ogni sua responsabilità nella vicenda, non si è mai dimesso ma è stato sospeso per gli effetti della legge Severino.
La decisione della Cassazione sarà determinante anche per le future scelte che andrà a fare Pittella in vista delle prossime elezioni regionali che dovrebbero svolgersi (il condizionale è ancora d’obbligo) il 26 maggio, in concomitanza con quelle europee, come previsto dal decreto del presidente della Giunta facente funzioni Flavia Franconi.
Non si esclude un’anticipazione a febbraio quando si voterà anche in Sardegna e in Abruzzo semmai il Ministero dell’Interno dovesse accogliere la proposta che la stessa Franconi ha fatto in tal senso.