Prima l’incontro con il Presidente del Consiglio, Vito Santarsiero; poi con i capi gruppo (foto di copertina).
Una giornata intensa, quella di ieri, per Flavia Franconi, Presidente facente funzioni della Giunta regionale, nel tentativo di sciogliere definitivamente le riserve sulla data delle elezioni.
Premesso che la decisione spetta esclusivamente a lei – lo dovrà fare entro domani, mercoled’ 21 novembre -, Franconi ha ritenuto opportuno un confronto con i capi gruppo pur sapendo che dall’incontro non sarebbe uscita una decisione unanime.
E così è stato. I rappresentanti dell’opposizione hanno confermato quella che è la propria posizione già ufficializzata nei giorni scorsi: le elezioni regionali devono svolgersi il 20 gennaio, come prevede la legge elettorale regionale.
Paolo Galante, di Realtà Italia, ha illustrato in punta di diritto cosa prevedono la leggi. Ha fatto riferimento, in particolare, all’art. 7 commi 1° e 2° della L. n. 111/2011; e alle sentenze della Corte Costituzionale nn. 81 e 158 del 2015 con le quali la Suprema Corte ha sancito l’obbligo che le elezioni regionali si debbano svolgere lo stesso giorno di quelle europee.
Ma proprio facendo riferimento alle leggi, il Presidente del Consiglio, Vito Santarsiero si è detto invece contrario a far slittare la data delle elezioni che devono – ha ribadito – svolgersi il 20 gennaio.
Cosa accadrà ora? Intanto domani, come dicevamo, Franconi dovrà decidere. Stante la situazione creatasi, non potrà non indirle per il 26 maggio in concomitanza con l’elezioni europee.
Non si esclude però che Franconi possa chiedere al Consiglio dei Ministri di anticiparle – a febbraio- ma perchè questo avvenga c’è bisogno di un decreto ministeriale.
Il conto alla rovescia, dunque, è iniziato in un clima di inevitabili polemiche che purtroppo temiamo condizioneranno l’intera, e forse lunga, campagna elettorale.