POTENZA – “Nella tarda serata di domenica 18 novembre i potentini residenti nella parte alta di via Mazzini e quanti si trovavano a transitare in zona, poco prima delle ore 23, si sono trovati difronte ad un nuovo grave episodio che mina la tranquillità e soprattutto la sicurezza della nostra città”. È quanto riferiscono i due consiglieri comunali Francesco Fanelli e Mario Guarente.
“Una violenta rissa tra due persone nigeriane – proseguono Fanelli e Guarente – una richiedente asilo e l’altra titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari si è sviluppata nei pressi dell’Africa shop di via Mazzini. I due hanno colpito un connazionale con una bottiglia provando poi a sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine, i cui agenti hanno proceduto all’arresto, anche per i reati di resistenza e violenza contro un pubblico ufficiale. Purtroppo dobbiamo evidenziare come non si tratti del primo episodio”.
“A gennaio di quest’anno, sempre in via Mazzini aggiungono i due consiglieri della Lega – e sempre in un ‘Africa shop’, il questore ritenne di sospendere la licenza di vendita per motivi di ordine e sicurezza pubblica, a seguito di una rissa tra persone extracomunitarie, sospensione decisa anche di recente, constatato come il locale fosse stato riaperto solo la settimana scorsa. Nell’occasione, uno dei coinvolti, si era rifiutato di pagare il conto, innescando la reazione violenta, con una rissa che si era sviluppata anche al di fuori del locale. La paura di residenti e cittadini, allora come oggi, è evidente e appare più che giustificata”. “Chiediamo – concludono Guarente e Fanelli – alle autorità competenti, Sindaco, Questore, Prefetto, di intensificare i controlli sul territorio e di adottare provvedimenti per garantire la sicurezza dei cittadini, come per esempio, valutare se sussistano i presupposti per la chiusura o la limitazione degli orari di apertura, soprattutto nelle ore serali, quelle in particolare che risultano più a rischio e nelle quali risulta essere più a repentaglio l’incolumità pubblica, così da contrastare fenomeni di illegalità, degrado e allarme sociale, che la nostra comunità avverte in maniera sempre più pressante”.