Sono sette i siti potenzialmente contaminati nell’area industriale di Melfi, come comunicato al Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale di Potenza con lettera inviata il 29 giugno 2018, prot: 113786/23AA dall’ing. Giuseppe Galante, dirigente dell’Ufficio Prevenzione e Controllo Ambientale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata.
I siti sono: Ex Zuccherificio Rendina, Stabilimento Trenitalia, Ex Fenice, Ex BC ItaliaPower Spa – Ex Snowstorm, Sistemi Sospensioni Spa, Area Sata Spa a valle del sito Ex Fenice, Stabilimento Barilla Spa.
Il documento è stato diffuso, insieme ad altri, dal segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti il quale ha divulgato tutti i dati relativi alla situazione ambientale nell’area industriale di Melfi, decidendo di compiere un’azione di disobbedienza civile, nella consapevolezza che questi documenti non possano essere secretati.
” Ci hanno inquinato, ci hanno avvelenato e per anni hanno nascosto informazioni di rilevante interesse pubblico. Non ci sto! Non posso accettare che venga sequestrato anche il nostro diritto alla conoscenza” sostiene, a riguardo, Bolognetti che ha inviato l’autodenuncia al Procuratore della Repubblica Francesco Curcio che pubblichiamo qui di seguito.
Autodenuncia inviata da Bolognetti al Procuratore Francesco Curcio
“Nel 2014 ho fatto emergere e denunciato l’inquinamento dei siti Sata Spa, Sistemi Sospensioni Spa e Snowstorm Srl, tutti ubicati nella zona industriale di Melfi.
I sopracitati siti, classificati con le sigle PZ-F104-13-026, PZ-F104-13-020 e PZ-F104-12-007, fanno parte dell’Anagrafe dei siti da bonificare prevista dall’art. 251 del Dlgs 152/2006.
In data 10 ottobre u.s., la Procura da lei diretta ha deciso di negare il nulla osta all’accesso a informazioni inerenti i sopra citati siti.
A mio avviso, in una scala gerarchica – afferma Bolognetti – dovrebbe sempre prevalere il diritto dei cittadini all’accesso a informazioni sullo stato delle matrici ambientali e sulle attività messe in campo dagli enti per addivenire a una bonifica dei siti contaminati.
Illustrissimo signor Procuratore, le confesso che davvero non comprendo le ragioni che hanno indotto la Procura a negare il nulla osta.
I documenti da me richiesti risultano agli atti di una molteplicità di Enti coinvolti nei procedimenti previsti dal Codice dell’Ambiente, allorquando viene accertata la contaminazione di un sito.
I siti sui quali ho chiesto informazioni di rilevante interesse pubblico sono da tempo inseriti nell’anagrafe dei siti da bonificare. Eventuali reati connessi alla documentazione da me richiesta si sono già consumati e risultano agli atti degli Enti coinvolti nei procedimenti di cui al Dlgs 152/2006.
Alcuni documenti, rispetto ai quali Ella ha inteso negare l’accesso, – prosegue Bolognetti – sono stati addirittura pubblicati sul sito del Comune di Melfi. Oltre 4 anni fa, io stesso ho denunciato pubblicamente la contaminazione dei siti in oggetto, ipotizzando omissioni e sottolineando rischi.
Egregio signor Procuratore, nel manifestarLe la mia stima per il lavoro da lei svolto e il massimo rispetto per le funzioni da lei ricoperte, ritengo in coscienza, da cittadino e da giornalista che da tempo cerca la verità su gravi vicende di contaminazione ambientale verificatesi in Basilicata, di dover onorare innanzitutto il diritto umano e civile dei mie corregionali a poter conoscere per deliberare: il diritto di tutti e di ciascuno a poter aver accesso a informazioni ambientali di rilevante interesse pubblico e sulle quali, a mio avviso, non può essere posto alcun segreto.
In coscienza ritengo di dover divulgare le informazioni sui siti PZ-F104-13-026, PZ-F104-13-020 e PZ-F104-12-007 di cui sono in possesso, nella certezza che la diffusione di queste informazioni non arrecherà danno alcuno alle indagini della Procura, ma contribuirà a garantire una opportuna conoscenza di quel che è avvenuto nella zona industriale di Melfi sul fronte inquinamento-bonifiche o forse sarebbe meglio dire inquinamento-mancate bonifiche.
Nel dirmi certo che Ella saprà quanto meno comprendere le mie ragioni, con la presente le comunico che a partire dalle ore 23.59 di sabato 13 ottobre metterò in rete tutte le informazioni di cui sono in possesso relative ai siti Sata, Sistemi Sospensioni e Snowstorm, incluso il verbale di una conferenza di servizi già pubblicato dal comune di Melfi sul proprio sito istituzionale”.