“A pochi mesi dalle elezioni regionali la situazione nel centrodestra lucano è diventata insostenibile per evidente responsabilità del segretario regionale della Lega che non solo ha alimentato la “rissa” interna al suo partito ma con il suo atteggiamento spaventa e allontana i ceti moderati che sono l’elettorato fondamentale per il successo del centrodestra”. Lo sostiene Aldo Di Giacomo, presidente Una Nuova Italia-Basilicata e segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) annunciando una propria iniziativa in un incontro a giorni con il leader della Lega e Ministro dell’Interno Matteo Salvini con il quale va avanti l’interlocuzione politica sui temi della sicurezza e dei migranti e sui problemi delle forze dell’ordine basata su una generale condivisione di posizioni e proposte.
“A Salvini – aggiunge Di Giacomo – consegneremo le circa 70mila firme che abbiamo raccolto attraverso la campagna nazionale promossa “sicuri a casa propria”, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla legittima difesa in aggiunta ai 2 milioni 300 mila già raccolti negli ultimi due anni, e presenteremo le nostre iniziative per dotare di sistemi di videosorveglianza scuole primarie e centri di assistenza ad anziani e disabili in particolare, quella per la sicurezza del personale di polizia penitenziaria nelle carceri, la campagna contro le truffe a danno di persone anziane, proposte tutte per rafforzare la sicurezza dei nostri cittadini a partire dai più “vulnerabili” (bambini, disabili, anziani e donne)”.
Nel ricordare che La “Nuova Italia-Basilicata”, movimento presente in numerose regioni ha contribuito alla recente elezione di un consigliere regionale di centrodestra in Molise, il presidente facendo seguito a lettere inviate ai segretari/coordinatori dei partiti del centrodestra ha rinnovato l’invito ad un incontro per ritrovare le motivazioni dell’unità ed allontanare definitivamente inutili e dannose polemiche. “L’occasione per incontrarci – dice Di Giacomo – può essere l’inaugurazione della nostra sede a San Fele il 9 settembre prossimo quando in un evento alla presenza di nostri militanti provenienti da molte regioni d’Italia presenteremo le nostre idee di programma quale contributo al cambiamento in Basilicata a partire dalle risorse naturali e territoriali. In questo – sottolinea – San Fele per noi è un esempio di cosa è possibile fare, con pochi e semplici progetti, per promuovere turismo, attività agricole ed agro-alimentari, commercio, artigianato e quindi occupazione offrendo ai giovani opportunità concrete per restare”.
Di Giacomo insiste: “la condizione prioritaria, specie nell’attuale fase con annunci di presentazione di liste civiche “civetta” o comunque senza alcun civismo autentico, è quella di includere tutti i settori della società lucana che contestano quello che resta del Pd e del centrosinistra e non certo di escludere”.