Il collega Massimo Brancati è il nuovo capo della redazione di Potenza de “La Gazzetta di Basilicata”, quotidiano che quest’anno compie 130 anni. Subentra a Mimmo Sammartino andato in prepensionamento.
Con un post su Facebook, Massimo racconta la sua storia di giovane giornalista, “sbarbatello” come si definisce, che dalle tv private passò alla Gazzetta.
Ve lo proponiamo.
“Nel ’94 fui chiamato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Mi videro a Teleregione, incrociato in qualche conferenza stampa, letto sul Giornale di Napoli e poi sul Roma. Proviamo sto ragazzino, va. Mimmo Sammartino: “Vuoi iniziare a scrivere per noi? Ti aspettiamo in redazione. Stanno cambiando un po’ di cose, vogliono svecchiare…”.
Poco più che sbarbatello entrai in un “luogo sacro” dell’informazione locale, un’istituzione su cui il mio nome apparve per la prima volta qualche anno prima, nella pagina degli spettacoli, in qualità di cantante dei Daya, rock band di quattro ragazzi strafottenti e rumorosi. Chi l’avrebbe detto…
Feci parte di un’infornata di forze fresche: io, Giovanna Laguardia, Antonella Inciso, Umberto Avallone, Salvatore Raciti. A capo c’era Michele Marolla, inviato dalla sede centrale a Potenza per rivoltarla come un calzino.
Erano i tempi del telefax, delle foto inviate con un aggeggio che non ho mai capito come diavolo si chiamasse, dei computer monocromatici da dove inviare gli articoli e i titoli uno alla volta.
Da allora sono cambiate tantissime cose, a cominciare dalla guida: Pino Anzalone, Carmela Formicola., oggi capo della redazione di Bari, e Mimmo Sammartino che dal 31 luglio scorso è andato in pre-pensionamento. La Gazzetta, che quest’anno compie 130 anni, è ancora qui. Resiste ai contraccolpi della crisi dei giornali, cerca di reinventarsi giorno dopo giorno.
Ci siamo ancora noi, una squadra decimata, ma tenace e combattiva.
Ci sono ancora io. Che da giovane cronista un po’ timido mi ritrovo ad essere capo della redazione di Potenza. Ufficialmente dall’1 agosto scorso.
Con orgoglio e rinnovato impegno prendo in mano il timone di una barca in mezzo alla tempesta, spero di esserne all’altezza con l’aiuto dei miei colleghi e di uno spirito guida, il mio caro fratello Rocco che da lassù, ne sono sicuro, mi darà la forza per superare ostacoli e difficoltà”.
Il suo impegno professionale serio ed onesto oggi gli viene riconosciuto, affidandogli la redazione di Potenza.
A Massimo, al quale ci unisce stima ed affetto, Ufficio Stampa Basilicata augura ogni bene e tanti successi insieme ai colleghi della redazione.