L’Arma dei Carabinieri, da tempo, ha avviato, in campo nazionale, l’iniziativa rivolta a tutelare le fasce deboli ed in particolare gli anziani, spesso vittime, mediante artifizi e raggiri, del reato di truffa.
A tale scopo, il Comando Legione Carabinieri “Basilicata” ha disposto, in ambito regionale, mirati servizi finalizzati alla prevenzione del fenomeno.
Oltre all’azione di controllo del territorio, è stata avviata una campagna informativa destinata agli anziani per prevenire tale tipo di reato, che, oltre al danno economico, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica con ripercussioni spesso molto serie sulla qualità della vita, con il pericolo che gli stessi si chiudano in se stessi, compromettendo la propria autonomia e la capacità di socializzazione.
Nell’ambito di questa campagna di sensibilizzazione, un incontro si è tenuto ad Anzi.
il Tenente Giuseppe Boccia, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Potenza, accompagnato dal Maresciallo Maggiore Comandante della locale stazione Stazione Carabinieri di Anzi, Rocco De Nicola, presente il Sindaco Piera Cilibrizzi, ha illustrato le modalità attraverso le quali vengono, spesso, attuate le truffe in loro danno, fornendo consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole metodologie utilizzate dai malviventi per introdursi in casa.
Al termine dell’incontro, i partecipanti, un cospicuo numero di cittadini anziani e non solo, tra cui rappresentanti di associazioni locali, insegnanti e religiosi, hanno acquisito consapevolezza di quella che è la “sicurezza partecipata’’ ovvero quella sicurezza utile al fine di prevenire i reati e tesa a promuovere, in modo sempre più proficuo, l’indispensabile collaborazione con le Forze dell’Ordine.
I consigli dei Carabinieri
Non aprire a sconosciuti; non tenere in casa oggetti preziosi o denaro; se si utilizza internet non fornire le proprie credenziali o dati bancari;
non farsi distrarre per strada da sconosciuti;
creare un buon vicinato;
non fare confidenze al telefono;
non farsi raggirare da un semplice tesserino di riconoscimento;
ricordarsi di contattare, nell’immediatezza di qualsiasi tentativo di adescamento, il pronto intervento “112” o recarsi personalmente presso il Comando Stazione Carabinieri competente per territorio.