Alla Fca di Melfi gli operai si sono fermati per 10 minuti per ricordare Sergio Marchionne (nella foto di copertina durante una sua visita allo stabilimento di Melfi).
La morte del grande manager che ha fatto la storia della Fiat ha commosso anche la Basilicata. Tante le testimonianze di cordoglio.
Mario Polese, segretario regionale Pd
“Con la scomparsa di Marchionne l’Italia, e non solo, perde un uomo coraggioso e di grande visione e lungimiranza”. Con queste parole il consigliere e segretario regionale del Partito democratico della Basilicata esprime cordoglio per la morte dell’Ad di Fca, Sergio Marchionne.
“Ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana e di quella della Basilicata -prosegue Polese -. Nella sua veste di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Partendo dalla sua prospettiva ha sempre provato a guardare oltre. E’ stato fondamentale anche per San Nicola di Melfi guidando la transizione a partire dal 2004 e facendo della innovazione e della ricerca il punto forte che ha consentito allo stabilimento lucano di diventare fiore all’occhiello dell’intera produzione di auto”.
Sottolineando “l’importanza dell’ultimo accordo voluto proprio da Marchionne per la creazione in Basilicata di un Centro di eccellenza per la ricerca sui sistemi di produzione nello stabilimento lucano”, il consigliere e segretario regionale del Pd si augura che anche i nuovi vertici della Fca “si dimostrino all’altezza di Sergio Marchionne nel valorizzare l’automotive in Basilicata”.
Carmine Vaccaro, segretario Uil Basilicata
Un manager duro ma leale: è questo il ricordo di Sergio Marchionne di Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil e dipendente Fca a Melfi.
“Ho conosciuto direttamente Marchionne – afferma- incontrandolo in due occasioni di confronto, in epoche diverse e su questioni diverse. In entrambe ho avuto modo di apprezzarne le doti di lungimiranza e coraggio.
Marchionne – aggiunge Vaccaro in una nota congiunta con il segretario dei metalmeccanici lucani della Uil Marco Lomio – è stato un interprete autentico dell’evoluzione delle politiche industriali in un settore come l’automotive che di trasformazioni ne ha viste tante in pochi decenni”. “Melfi, sotto la sua guida strategia – sottolineano Vaccaro e Lomio – è il simbolo più evidente della trasformazione epocale avvenuta non solo nella ex Fiat quanto nel mercato mondiale dell’auto”.
Fausto De Mare, presidente di Confcommercio Imprese Italia Potenza
“Marchionne, cambiando il destino della Fiat e del mercato dell’auto, è stato il pioniere dello stabilimento di Melfi che ha rappresentato e rappresenta tuttora la più grande opportunità per la crescita delle piccole e medie imprese locali e regionali dei settori servizi e commercio. Un motivo in più per ricordare il grande contributo che il manager, figlio di emigrati, ha dato all’occupazione diretta ed indotta ed all’economia di Melfi, dell’area e dell’intera regione”.
E’ il pensiero commosso del presidente di Confcommercio Imprese Italia Potenza Fausto De Mare. “L’economia locale intorno allo stabilimento Fiat, come dimostrano gli indicatori socio-economici della città di Melfi e dei comuni più vicini, ha avuto – continua De Mare- benefici diretti ed indotti che sono destinati, a breve-medio termine, con i nuovi programmi industriali ad ulteriori sviluppi. Con la crescita economica e dei consumi inoltre sempre intorno alla fabbrica di Melfi si è irrobustita la rete di vendite di auto generando altri posti di lavoro”. “Per tutto questo – dice il presidente di Confcommercio – dobbiamo profonda riconoscenza all’impegno svolto da Marchionne e siamo impegnati a darne seguito potenziando i servizi a favore di lavoratori e famiglie facendo rete tra ogni tipologia di servizio ed attività.