Nel trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Potenza, guidata dal Capitano Gennaro Cascone, oltre ai regolari controlli del territorio e degli esercizi pubblici denunciavano, alla competente Autorità Giudiziaria, C.P. classe 1950, residente nel Capoluogo.
Nel dettaglio, il predetto, nella serata di sabato, per pregressi dissidi familiari, all’interno della propria abitazione, mentre consumava la cena unitamente al figlio convivente, aveva un acceso diverbio proprio con quest’ultimo. Accecato dall’ira, l’uomo impugnava un coltello da cucina, successivamente sequestrato, e prima minacciava il giovane e poi tentava di colpirlo, sferrandogli un colpo. Solo grazie alla sua prontezza di riflessi, il figlio riusciva a spostarsi e schivare il fendente, non consentendo così la realizzazione ed il verificarsi dell’insano gesto del padre.
Tra i due non vi era stato alcun contatto e nessuno riportava ferite, rifiutando entrambi le cure mediche.
Pertanto, le operazioni dei militari si concludevano con la denuncia a piede libero nei confronti del genitore, per minaccia aggravata dall’uso di un arma, ex art 339 e 612 del codice penale. Nei suoi confronti veniva, altresì, richiesto il provvedimento dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.