“Consentita, dopo oltre 20 anni, la pesca sportiva nelle acque superficiali del Basento nel tratto in provincia di Potenza ricadente tra Potenza e Albano di Lucania, come richiesto da tempo dalle numerose associazioni di appassionati del settore e da diversi consiglieri provinciali e regionali”.
Lo dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.
“La chiusura disposta nel 1992 non ha più ragion di sussistere. Sono rientrati da tempo i valori – prosegue Braia – che ostacolavano questo sport all’aria aperta, capace di creare occasioni di sviluppo economico-turistico attirando in Basilicata sempre più praticanti di una pesca sana e corretta e diffondendo al contempo la cultura del rispetto degli animali, necessari all’equilibrio, e dell’ambiente. E’ uno dei tratti più affascinanti del Basento, che il comune di Potenza, per la parte che scorre in città, ha recuperato e riqualificato rendendo già fruibile il parco fluviale urbano vicino sia alle architetture di epoca romana del ponte San Vito che contemporanee del Ponte Musmeci”.
Nessun pesce prelevato e catturato sarà ucciso, bensì successivamente rilasciato in acqua, una modalità di pesca di filosofia anglosassone molto diffusa nel territorio nazionale e regionale. La pesca sportiva con metodo No-Kill prevede, infatti, la cattura e il rilascio del pescato vivo nuovamente nel fiume.
La giunta regionale, su proposta dell’assessore Braia, ha approvato con dgr 622/2018, a partire dai primi giorni di luglio 2018 tale autorizzazione dopo la verifica dell’esito positivo delle analisi delle acque interessate.
Sono state effettuate, a seguito delle istanze di richiesta delle associazioni di pesca sportiva, le indagini sullo stato di qualità del fiume Basento che il Dipartimento Agricoltura ha richiesto agli uffici competenti del Dipartimento Ambiente, nel tratto che, attraversando il capoluogo di regione, termina poi ad Albano.
I campionamenti e il confronto con i dati storici, da parte di Arpa, hanno mostrato un generale miglioramento che ha consentito di rendere possibile l’esercizio della pesca sportiva, nelle acque superficiali del fiume Basento, con il metodo catch and release (cattura e rilascio), che viene autorizzato nelle more dell’aggiornamento del Piano ittico regionale e della Carta Ittica.