A Matera, la Polizia di Stato ha notificato a un 40enne materano il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, disposto con ordinanza dal Gip del Tribunale di Matera.
Il provvedimento del Gip è scaturito dopo la denuncia-querela sporta dalla donna, a cui hanno fatto seguito accurate indagini da parte degli operatori della Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Matera.
L’uomo non aveva mai accettato la fine della relazione durata cinque anni e da cui la coppia aveva avuto anche un bambino.
Mosso probabilmente dalla gelosia nei confronti dell’ex, l’indagato aveva assunto una condotta molesta con una serie ininterrotta di aggressioni verbali e fisiche, pedinamenti, invio di messaggi minacciosi sul telefono della vittima e ripetuti appostamenti presso l’abitazione della vittima o l’attività commerciale dove la donna lavora.
Con insistenti telefonate a tutte le ore del giorno e della notte – fino a 78 chiamate nelle 24 ore – l’uomo continuava a chiederle conto delle sue azioni, profferendo in aggiunta frasi offensive e minatorie.
A fine aprile scorso, la raggiungeva per strada e la colpiva violentemente sulla mano con cui teneva chiavi e cellulare facendoli cadere per terra. Nel tentativo di sottrarsi all’aggressione, la donna riusciva a entrare nella sua macchina parcheggiata nei pressi, ma l’ex si introduceva nel veicolo sul sedile posteriore, riuscendo a togliere le chiavi dal quadro di accensione e ad azionare il freno a mano al fine di impedirle di andare via; in più si impossessava dei suoi telefoni.
Per impedirle poi di uscire dal veicolo e chiedere aiuto, la afferrava per il braccio strattonandola, ma la donna riusciva a divincolarsi, usciva dalla macchina e cercava di scappare, ma veniva nuovamente bloccata. Solo la presenza di passanti che si erano fermati per vedere cosa stesse accadendo, lo induceva a desistere.
Questo episodio e altre condotte persecutorie tenute dall’uomo le procuravano un perdurante e grave stato d’ansia e di paura per la propria incolumità, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita, limitando le proprie uscite di casa ed evitando di rimanere sola persino al lavoro.
Il Gip del Tribunale di Matera, recepita la richiesta del Pubblico Ministero, ha pertanto adottato la misura cautelare sopra accennata, in considerazione della particolare perseveranza e insistenza con la quale l’uomo ha ripetuto le condotte moleste e persecutorie nei confronti della donna negli ultimi mesi.
L’uomo dovrà ora mantenere la distanza di almeno 200 m dall’abitazione della persona offesa, dal suo luogo di lavoro e comunque ovunque si trovi, astenendosi altresì di comunicare con la stessa per telefono o qualsiasi altro mezzo.